Bormio attende l’arrivo del Giro d’Italia

Una tappa memorabile per Bormio e per l’intera Alta Valtellina, quella di mercoledì del Giro d’Italia, caratterizzata da colore – su tutti, chiaramente, il rosa – dal calore della gente comune ma anche dalla collaborazione, probabilmente mai come in questa occasione, che ha caratterizzato il lavoro di operatori turistici, esercenti, associazioni, una tappa contraddistinta dal coinvolgimento trasversale di diversi gruppi e realtà sociali.

Un Giro che è stato di tutti, sin dalle prime ore dell’alba, con persone di diverse età impegnate ad addobbare gli angoli caratteristici del paese, piazze, fontane, giardini e balconi ma anche ad impreziosire parti dei Pasquali, le portantine allegoriche simbolo della Magnifica Terra, con nastri, fiori e sculture. Bormio, per l’arrivo di tappa del Giro, si è davvero “messa a lustro” grazie ad una forte sinergia tra le diverse realtà - da comune a pro loco, alla società Multiservizi Alta Valle spa, all’ABC (Associazione Bormio Commercio) oltre alle scuole ed a diversi operatori privati -, al sapiente lavoro di artigiani e professionisti locali ma anche alla fantasia di tutti, impegnati nel voler essere parte di evento ma anche nel volerlo rendere memorabile. Anche più di quanto avviene durante le gare di Coppa del Mondo di fine dicembre, quando tanti operatori sono troppo impegnati nel lavoro ed hanno poco tempo a disposizione, mentre il mese di maggio è tradizionalmente di “media stagione” rendendo così possibile una fattiva collaborazione che, quanto a coinvolgimento ed a risultati ottenuti, rappresenta un’ottima “prova generale” in vista delle Olimpiadi di Milano – Cortina 2026 del prossimo mese di febbraio.

Perché “Bormio saluta il Giro d’Italia aspettando le Olimpiadi 2026”, come recitavano alcune scritte che hanno fatto bella mostra di sé in centro paese, una Bormio che ha salutato i corridori con tanta gioia nel cuore ed una fitta rete di eventi e di ricorrenze che si celebreranno in questo 2025. «Una giornata memorabile - il commento a caldo del sindaco di Bormio Silvia Cavazzi - . Abbiamo accolto il Giro d’Italia in questo anno glorioso, il 2025, nel quale festeggiamo i duecento anni dall’inaugurazione della strada del passo dello Stelvio, i novant’anni del parco nazionale dello Stelvio ma anche vent’anni di gemellaggio con l’Alpe d’Huez,», la destinazione sciistica di fama internazionale ma anche patria del ciclismo, il motivo per il quale la località, che vanta la salita iconica del Tour de France, è gemellata con Bormio.

«Anche se quest’anno il Giro non è transitato sul passo dello Stelvio – ha spiegato il primo cittadino - lo abbiamo festeggiato lo stesso con il Mortirolo, con la salita de “Le Motte” ma anche con l’ultimo chilometro in centro paese sino alle Funivie».

Bormio si è davvero vestita a festa ed ha celebrato anche la musica e le gastronomia locale, offrendo una bella “cartolina” di sé ma ha anche lanciato più un messaggio, come per esempio con quell’imponente ciclista posizionato nella zona dei semafori in centro paese sul quale capeggiava la scritta “L’AIDO in rosa in corsa per la vita”. E poi gli agricoltori, che hanno posizionato un trattore nel curvone sopra le Terme per testimoniare l’importanza, anche in queste occasioni dove il territorio viene celebrato in tutta la sua bellezza, della manutenzione di prati e boschi. Tra le iniziative celebrative dell’evento messe in cantiere nei giorni scorsi svetta il flash mob realizzato nel campo di golf di Bormio da circa quattrocento studenti dell’istituto “Alberti” di Bormio che, è diventato ben presto virale raggiungendo le 150.000 visualizzazioni.