Statale 38, ancora code a Teglio e Bianzone per i cantieri

I lavori di rifacimento del manto stradale e di adeguamento dell’impianto semaforico stanno causando lunghe attese e traffico a singhiozzo.

Teglio

Code e rallentamenti hanno caratterizzato anche questa settimana la circolazione lungo la statale 38, dove i lavori di manutenzione stanno creando disagi in diversi tratti. Martedì le maggiori difficoltà si sono registrate a Teglio, nella zona di Tresenda, dove gli interventi di rifacimento del manto stradale hanno richiesto l’istituzione di un senso unico alternato regolato dal personale di cantiere. Una misura inevitabile dal punto di vista tecnico, ma che ha provocato lunghe attese: in più momenti gli automobilisti hanno impiegato oltre venti minuti per attraversare il paese.

Oggi il cantiere si è spostato più a valle, nel territorio di Bianzone, nei pressi dell’area dove procedono anche le opere per la tangenziale di Tirano. Qui la situazione non è stata diversa: code in entrambe le direzioni e traffico a singhiozzo, soprattutto nelle ore di punta. La contemporaneità dei lavori, unita all’assenza di vere alternative alla statale, ha trasformato ogni rallentamento in un imbuto difficile da superare. «Quando la 38 si blocca, non c’è modo di aggirarla — lamentano alcuni utenti — bisogna solo aspettare».

Gli interventi rientrano nel programma di manutenzione ordinaria di Anas, che nei giorni scorsi ha comunicato anche l’avvio delle opere di adeguamento dell’impianto semaforico al km 50+900, con una durata prevista di circa tre giorni. L’obiettivo è migliorare la sicurezza e sistemare tratti di carreggiata ormai compromessi, ma la gestione dei cantieri continua a sollevare critiche.

Tra le voci più dure c’è quella di Gionni Gritti, presidente di Confartigianato Sondrio, che già nei giorni scorsi aveva parlato di una situazione «non più sostenibile» e di una «mancanza di rispetto verso cittadini e lavoratori». Gritti aveva sottolineato l’assenza di comunicazioni preventive e rilanciato la proposta di programmare parte dei lavori in orario notturno per limitare l’impatto sulla viabilità. «Non si può mettere in coda un’intera valle per qualche centinaio di metri di asfalto», aveva dichiarato.

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