Tragedia a Teglio, agricoltore di 61 anni muore sotto il trattore

Luciano Bresesti è rimasto incastrato sotto il mezzo agricolo ribaltato. In Lombardia è il quarto decesso legato al ribaltamento di un mezzo agricolo negli ultimi mesi

Teglio

Una tragedia si è consumata nel primo pomeriggio di oggi nelle campagne di Teglio, dove un agricoltore di 61 anni ha perso la vita rimanendo schiacciato dal suo trattore. L’uomo, Luciano Bresesti, si trovava a pochi metri dalla propria abitazione e dal magazzino della sua piccola azienda agricola, in una zona che conosceva perfettamente e dove svolgeva lavori di routine.

L’allarme è scattato pochi minuti prima delle 14, quando alcuni vicini hanno notato il mezzo agricolo ribaltato e il corpo del 61enne incastrato sotto la struttura. Secondo una prima ricostruzione, ancora in fase di verifica da parte dei carabinieri della Compagnia di Sondrio, il trattore avrebbe perso stabilità mentre l’uomo stava percorrendo un passaggio stretto, situato a ridosso di una piccola scarpata. È possibile che la larghezza del tracciato sia stata valutata male o che una manovra imprecisa abbia portato due ruote fuori dal sentiero, provocando il ribaltamento del mezzo e schiacciando Luciano Bresesti.

I soccorsi sono stati immediati: sul posto sono arrivati un’ambulanza, l’elisoccorso decollato dalla base di Caiolo e due squadre dei vigili del fuoco del Comando provinciale di Sondrio. Nonostante i tentativi dei sanitari, le ferite riportate dall’uomo, mai sposato e senza figli, si sono rivelate troppo gravi e i soccorritori non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso sul posto.

La notizia ha scosso profondamente la comunità locale e il mondo agricolo lombardo, che ancora una volta si trova a piangere una vittima del lavoro nei campi. Federacma, la federazione Confcommercio che riunisce le associazioni del comparto macchine agricole, ha espresso cordoglio e rinnovato l’allarme sulla sicurezza dei mezzi: «Un trattore che si ribalta e uccide il conducente è la conseguenza di una catena di mancanze – dichiara il presidente Andrea Borio –. Spesso si tratta di mezzi vecchi, privi di protezioni, che nessuno controlla. Non possiamo continuare a considerare questi incidenti come fatalità».

La federazione torna così a chiedere l’applicazione della revisione obbligatoria dei trattori, prevista da un decreto del 2015 ma mai resa operativa. Una misura, sostengono, che potrebbe ridurre in modo significativo il numero di incidenti e rendere più sicure le attività agricole quotidiane.

Quello di Teglio è il quarto decesso in Lombardia legato al ribaltamento di un trattore negli ultimi mesi, una sequenza drammatica che conferma, come ricordano i dati Inail, che il ribaltamento dei trattori è la principale causa di morte sul lavoro in agricoltura, con circa cento vittime all’anno in Italia.

«La sicurezza non può essere affidata al caso – conclude Borio –. Senza controlli tecnici, formazione e una rete capillare di assistenza, continueremo a contare morti. È ora che lo Stato faccia la sua parte, applicando una legge già esistente e garantendo condizioni di lavoro realmente sicure per tutti gli agricoltori».

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