«Bper e Bps: sarà un’integrazione ordinata»
L’Ad Papa: «Per i clienti l’impatto sarà minimo»
L’Ad Papa: «Per i clienti l’impatto sarà minimo»
I vertici dei due istituti hanno incontrato i dipendenti per creare un clima sereno e di fiducia in vista dell’integrazione prevista per il prossimo anno
La fusione I tagli interesseranno le regioni del Centro Nord, i Cda sono stati convocati per il 5 novembre. Prevista anche l’uscita volontaria di 800 dipendenti dal gruppo «per favorire il ricambio generazionale»
Nei primi sei mesi dell’anno in Italia chiusi 261 sportelli bancari. First Cisl: concentrazione triplicata negli ultimi vent’anni e credito alle imprese in calo.
Completato il rinnovo del Cda della Popolare Sondrio, l’operazione può ora procedere. Il Ceo di Bper Papa: «Non è solo finanza, ma un progetto per il futuro». Andrea Casini nuovo presidente di Bps
Il banchiere, già in UniCredit, guiderà la banca del territorio in una fase di piena integrazione con Bper. Definito il nuovo board con figure di alto profilo.
La banca chiude i primi sei mesi dell’anno con il miglior utile di sempre e un CET1 Ratio al 16,2%. Consolidata la leadership come terzo gruppo bancario in Italia, anche grazie al successo dell’OPA su BPS. L’AD Papa: «Una nuova fase di crescita è cominciata per tutto il Gruppo»
La fusione segna una svolta, ma Bper assicura la continuità operativa e la valorizzazione del legame con il territorio. Previsti nuovi servizi e opportunità per la clientela.
Gianni Franco Papa, Ceo di Bper, sottolinea l’importanza di un’integrazione efficiente tra le due banche, preservando le peculiarità territoriali e le competenze di entrambe.
Con l’adesione all’Opas dell’80,7%, BPER acquisisce il controllo dell’istituto valtellinese, ponendo fine alla sua autonomia. Il presidente Menegola chiede attenzione al radicamento territoriale: «Fiducia nel progetto, ma vigileremo»
Papa: «Il successo di questa operazione rappresenta un importante riconoscimento della validità del nostro progetto da parte del mercato e degli azionisti».
Sfiora quota 70% l’adesione all’offerta pubblica di acquisto e scambio promossa da Bper Banca su azioni ordinarie di Banca Popolare di Sondrio. . La percentuale complessiva di adesione è salita al 69,82%. Superata dunque la soglia del 66,7% della Popolare di Sondrio, quota che darà a Bper la certezza di disporre dei voti necessari per approvare in assemblea la fusione per incorporazione
Cimbri (Unipol): Bper ha saputo muoversi con regolarità e determinazione nell’offerta su Popolare Sondrio. Fiducioso nell’integrazione e nel mantenimento della base clienti.
La presidente della Camera di commercio Credaro: «Da Madesimo a Livigno, gli imprenditori che abbiamo sentito si sono dimostrati molto critici verso quest’operazione». Campanari (Confindustria): «Le fusioni hanno senso solo quando generano valore, non solo per gli azionisti»
La preoccupazione del presidente di Confartigianato Imprese di Sondrio dopo l’acquisizione da parte di Bper della maggioranza del capitale sociale della Banca popolare di Sondrio
Lo ha detto l’amministratore delegato dell’istituto modenese, a proposito dell’offerta pubblica di scambio lanciata su Banca popolare di Sondrio, arrivando questa mattina all’assemblea dell’Abi
Mercoledì sono state presentate 20.519.174 richieste di adesione che hanno portato alla quota complessiva di 121.290.712, pari al 26,8% delle azioni oggetto dell’offerta, oltre il 4% in più rispetto a martedì sera quando l’adesione era al 22,3%
L’AD Gianni Franco Papa ribadisce il senso dell’operazione: non solo un’offerta strategica, ma un chiaro messaggio al mercato e alla Valtellina. «Crediamo nella bontà del progetto e vogliamo che il maggior numero di azionisti aderisca. La nostra è un’attenzione concreta al territorio»
Il consiglio di amministrazione della Banca Popolare di Sondrio riconosce il miglioramento delle condizioni finanziarie nell’offerta BPER, ma auspica che vengano concretamente rispettati gli impegni su personale, occupazione e sviluppo del territorio valtellinese
I piccoli azionisti bocciano l’offerta di Bper: «Premio troppo basso, scarsa logica industriale e rischio di impoverimento per il territorio»