Valente frena gli entusiasmi: «Inizio facile? Ogni partita sarà una battaglia»

Per il tecnico bluceleste Federico Valente non si parla di stagione “soft”. Tra doppia sfida con l’Ospitaletto, l’incognita Triestina e la Dolomiti Bellunesi, invita a tenere alta l’attenzione: «Chi pensa di rilassarsi sbaglia di grosso»

Lecco

L’inizio di campionato? Altro che “soft”. Mister Federico Valente non accetta valutazioni affrettate su un avvio che, al contrario, ritiene tutt’altro che agevole. Il Lecco esordirà il 17 agosto in Coppa contro l’Ospitaletto Franciacorta, poi affronterà la stessa squadra in campionato solo sette giorni dopo, il 24. Alla seconda giornata resta inoltre un grande punto interrogativo: la trasferta a Trieste, dove la Triestina rischia la sparizione e la partita non è al momento certa. La terza gara metterà i blucelesti di fronte alla Dolomiti Bellunesi.

Insomma, niente di facile, secondo Valente: «Per chi è soft questo inizio? Mamma mia, ragazzi. Non è molto che alleno in Serie C, ma sia in C, che in B o in D, sfido a trovare avversari semplici. Se pensiamo di rilassarci per via del calendario, sbagliamo di grosso».

Il tecnico argomenta nel dettaglio: «Incontriamo due volte in otto giorni lo stesso avversario, e questo non è mai facile. Chi viene qui ha sempre in mente l’esperienza della partita precedente, indipendentemente da come sia andata». Valente sottolinea poi l’importanza dello stato di forma della squadra: «Ogni partita sarà una lotta. Cercheremo di farci trovare pronti, con la squadra e con lo staff. Ci stiamo preparando al meglio, ma chi può dire se sarà facile? Io non lo penso proprio».

L’allenatore bluceleste interviene anche su chi etichetta il Lecco come squadra da contropiede. Una definizione che respinge con decisione: «No, per nulla. Affatto. Non siamo una squadra contropiedista. Come ho detto più volte, se una squadra ti pressa forte, a uomo, devi tenere il baricentro più basso. Se attiri l’avversario in avanti, poi si crea spazio per ripartire. Devi prendere quello che ti dà l’avversario. Se ti aspetta, lo costringi a rimanere lì; se viene avanti, lo prendi in contropiede. Ma non siamo contropiedisti».

E ancora, tornando sull’amichevole con il Lugano: «Anche lì si è trattato di fare le scelte giuste. Non abbiamo giocato per le ripartenze, anzi, non l’ho proprio chiesto. Quello che dico ai ragazzi è di leggere la partita e adattarsi. Ecco, su questo dobbiamo ancora migliorare».

In sintesi, il Lecco versione 2025/26 sarà meno “contropiedista” e più “opportunista”: pronto a colpire in velocità se l’avversario attacca e a schiacciarlo nella propria metà campo se sceglie un atteggiamento più prudente. Una strategia che richiede non solo una condizione atletica ottimale per affrontare entrambe le fasi di gioco, ma anche una grande intelligenza tattica per saper cambiare pelle a seconda del momento. Un lavoro, questo, che Valente ha già cominciato a impostare con decisione a partire da metà mese.

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