
Economia / Sondrio e cintura
Mercoledì 06 Agosto 2025
Banca Popolare di Sondrio, dimissioni del Cda
Dopo i risultati dell’Opas promossa da BPER Banca, i consiglieri della Popolare di Sondrio - ad eccezione del vicepresidente Stoppani - hanno annunciato le dimissioni. Convocata l’assemblea ordinaria dei soci per il rinnovo integrale dell’organo amministrativo
Sondrio
Risultati gratificanti, oltre le aspettative del piano industriale, frutto di «154 anni di duro lavoro». Racconta di una storia fatta di dedizione e attenzione, cura e professionalità, indirizzata non a fare finanza, ma la banca di comunità, Mario Alberto Pedranzini, Consigliere delegato e Direttore generale della Popolare di Sondrio, illustrando i numeri del primo semestre 2025.
Dati che parlano di «un nuovo risultato record» e che arrivano all’indomani dell’ingresso dell’istituto di credito di piazza Garibaldi in Bper, a seguito dell’Opas che si è chiusa il 25 luglio con una partecipazione di quasi l’81%. «Gli ultimi anni sono stati intensi, caratterizzati da novità radicali e crisi molto impegnative, dinanzi alle quali i collaboratori e le collaboratrici della banca si sono posti con spirito di servizio e determinazione – ha ricordato Pedranzini –. La Popolare è oggi in piena salute. È una banca di valore, fatta di persone capaci che potranno portare alta l’eredità della Popolare di Sondrio e trovare spazio nei progetti e negli sviluppi del Gruppo Bper».
Da settima banca a livello nazionale, l’istituto sondriese entra nel terzo gruppo italiano. «Ci impegneremo per dare un contributo reale, così da permettere a Bper di estrarre le sinergie che si prefigge di estrarre – ha detto Pedranzini –. E per agevolare l’integrazione vedremo di impegnarci nel comprendere che dobbiamo adeguarci a un nuovo modo di fare banca, senza perdere di vista le nostre peculiarità. Ai posteri l’ardua sentenza».
La Popolare continuerà a lavorare come sempre perché l’integrazione avvenga nel miglior modo possibile. «I prossimi saranno mesi duri – ha aggiunto Pedranzini, in riferimento al periodo di interim da qui fino al primo semestre dell’anno prossimo –, perché al lavoro ordinario si affiancherà quello straordinario, estremamente faticoso, legato proprio all’integrazione con Bper, ma, come abbiamo sempre dimostrato, sapremo reagire a dovere di fronte alle difficoltà».
Il piano di integrazione, ha ricordato Massimo Perona, Chief Financial Officer che ha illustrato i dati del semestre insieme a Pedranzini, è già partito, ma ci saranno aspetti da approfondire. Primo tra tutti quello relativo all’attività internazionale.
Intanto una nota ufficiale della banca fa sapere che ieri, insieme all’approvazione dei risultati di bilancio, il Consiglio di amministrazione ha preso atto del fatto che, alla luce dei risultati dell’offerta pubblica di acquisto e scambio promossa da Bper, tutti i consiglieri, ad eccezione del vicepresidente Lino Enrico Stoppani, hanno manifestato l’intenzione di rimettere il mandato nelle mani di Bper, rassegnando le dimissioni dalla carica. Una decisione che avrà effetto dal rinnovo dell’organo di amministrazione che verrà deliberato dalla prossima assemblea degli azionisti. Sarà così garantita la continuità operativa e gestionale, nonché la corretta amministrazione della banca.
Contestualmente, tenuto conto della richiesta pervenuta da Bper e delle dimissioni, il Consiglio ha deliberato di convocare l’assemblea ordinaria dei soci per lunedì 15 settembre alle 10, per deliberare in merito alla revoca dei consiglieri che, a tale data, non abbiano rassegnato le dimissioni dalla carica e al conseguente rinnovo integrale del Consiglio di amministrazione, nonché alla fissazione del relativo compenso.
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