Economia / Sondrio e cintura
Lunedì 21 Dicembre 2015
Istituto centrale, cedute le quote: al Creval 250 milioni di euro
La Vigilanza ha approvato l'operazione con la Mercury Italia. La banca di piazza Quadrivio è passata dal 18,39 al 2% di quota azionaria.
Perfezionata la cessione dell’85,29% dell’Istituto centrale delle banche popolari alla Mercury Italia, società partecipata dai fondi Bain Capital, Advent International e Clessidra Sgr. Il contratto sottoscritto a giugno ha ottenuto le autorizzazioni delle autorità di vigilanza e sotto la guida di Equita Sim e di Mediobanca - Banca di Credito Finanziario in qualità di advisor finanziario e dello studio Lombardi Molinari Segni in qualità di consulente legale le banche venditrici, tra cui il Credito Valtellinese, è stato perfezionato il passaggio di quote.
Per il Credito Valtellinese, l’operazione comporta la registrazione a livello consolidato di un effetto economico lordo positivo di circa 250 milioni di euro e, con riferimento ai dati al 30 settembre 2015, un impatto positivo sui coefficienti patrimoniali della banca in termini di Common Equity Tier 1 Ratio pari a circa 190 punti base.
Credito Valtellinese, Banco Popolare, Banca popolare dell’Emilia Romagna, Iccrea Holding, Banca Popolare di Cividale, Ubi Banca, Banca Popolare di Milano e Banca Sella Holding manterranno una partecipazione complessivamente pari a circa l’8,40% nel capitale sociale dell’Istituto centrale delle banche popolari così suddivisa: Credito Valtellinese 2% (era al 18,39%), Banco Popolare 1,50%, Banca popolare dell’Emilia Romagna 1,50%, Iccrea Holding 0,50%, Banca Popolare di Cividale 0,70%, Ubi Banca 1%, Banca Popolare di Milano 1% e Banca Sella Holding 0,20%, con sottoscrizione con Mercury Italy S.r.l. di un patto parasociale contenente le regole di governance e la disciplina del regime di circolazione delle azioni di Icbpi. Sono uscite totalmente dalla compagine sociale Banca Popolare di Vicenza, Veneto Banca e Banca Carige.
L’accordo prevede inoltre una componente aggiuntiva di prezzo sotto forma di earn-out (sistema di clausole contrattuali che puntano a ridurre il rischio derivante a una società dall’acquisto di un’altra) collegata ai proventi futuri eventualmente riconosciuti a CartaSi da parte di Visa Inc. per la cessione della partecipazione detenuta dalla stessa in Visa Europe.
In ambito commerciale, la durata dei relativi accordi attualmente in essere tra i soci venditori e Icbpi è stata estesa fino a dicembre 2020, con un diritto di recesso accordato al terzo anniversario del closing.
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