
Economia / Sondrio e cintura
Martedì 29 Luglio 2025
Lago di Como, turisti stranieri aumentati di quasi il 35% in due anni
Nel 2024 il Lago di Como ha generato una spesa di €262 milioni da parte dei turisti stranieri, posizionandosi tra le prime 20 aree turistiche italiane per giro d’affari. Si tratta di un aumento del +34,7% rispetto al 2022, al netto dell’inflazione.
Lecco
Il Lago di Como, perla incastonata tra le montagne lombarde, si conferma nel 2024 tra le mete turistiche italiane più apprezzate dai viaggiatori stranieri. Ad evidenziarlo sono i dati contenuti nel rapporto annuale “Tourism and Incoming Watch” realizzato da CleverAdvice per conto dell’Osservatorio Nazionale del Turismo.
Nel 2024, l’area turistica del Lago di Como ha generato una spesa di €262 milioni da parte dei turisti stranieri, posizionandosi tra le prime 20 aree turistiche italiane per giro d’affari. Si tratta di un aumento del +34,7% rispetto al 2022, al netto dell’inflazione. Questo risultato riflette la crescente attrattività del territorio, alimentata da una combinazione di bellezze naturali, cultura, eventi di richiamo e ospitalità di alta gamma.
Lecco, pur non rientrando nelle prime 20 province per spesa dei turisti stranieri, beneficia indirettamente del richiamo del Lago di Como, essendo una delle porte d’accesso più naturali alla sponda orientale del lago. La sua offerta escursionistica, culturale e gastronomica è in linea con i nuovi trend del turismo sostenibile e di prossimità.
Sondrio, invece, presenta un dato interessante sulla stagionalità: è l’unica provincia italiana in cui l’indice di stagionalità turistica è aumentato del +7,8% tra il 2022 e il 2024. Questo suggerisce una crescente concentrazione dei flussi turistici in alcuni mesi dell’anno, probabilmente legati alla stagione sciistica o a specifici eventi naturalistici o sportivi nelle valli alpine.
Il turismo sul Lago di Como è fortemente caratterizzato da una clientela internazionale ad alto potere di spesa. I viaggiatori provenienti da Germania, Stati Uniti, Svizzera e Regno Unito sono i principali protagonisti, con una significativa incidenza di spesa pro-capite, specialmente nei settori dell’ospitalità di lusso, della ristorazione e dello shopping di fascia alta.
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