Niente tagli all’Inps di Sondrio

Dal lavoro ispettivo 500mila euro

Gli ispettori sono sempre cinque da dieci anni Ogni anno in provincia effettuano 400 controlli

Sondrio

L’allarme relativo a un taglio degli ispettori Inps nei vari territori lombardi, non riguarda la provincia di Sondrio: in Valtellina e Valchiavenna, infatti, il numero di ispettori è rimasto inalterato negli ultimi dieci anni.

In provincia di Sondrio gli ispettori dell’Inps deputati ai controlli nelle aziende e nei cantieri sono cinque, un numero che non è cambiato negli ultimi dieci anni.

In media gli ispettori portano a termine 400 controlli all’anno, quindi più di uno al giorno: l’attività ispettiva determina sanzioni civili sugli importi accertati per una cifra pari, in media, a 500mila euro all’anno.

I dati vengono confermati anche da Luigi Leoncelli della Cgil di Sondrio: «Non ci sono state modifiche sostanziali nel numero degli ispettori dell’Inps. - ha sottolineato Leoncelli - In un certo senso erano pochi prima e sono rimasti pochi adesso. Gli ispettori sono comunque sempre molto impegnati, come dimostra il numero dei controlli, e operano in contatto con l’Inail. Se questo periodo dal punto di vista economico fosse un periodo di sviluppo gli ispettori sarebbero chiamati a svolgere la loro attività in maniera ancora più intensa; la crisi, invece, ha ridotto il numero di cantieri attivi qu ce ne sono meno da ispezionare rispetto al passato».

L’Inps non è comunque l’unico ente a occuparsi dell’attività ispettiva per quanto concerne le aziende e i cantieri della provincia di Sondrio: anche la Dpl (Direzione provinciale del lavoro) è attiva in quest’ambito e può contare su dieci ispettori del lavoro: «I controlli per quest’anno - ha sottolineato uno degli ispettori Valter Giacobbi - si sono svolti regolarmente e abbiamo rispettato la tabella di marcia che ci eravamo prefissati a inizio 2013. Lo stesso avverrà anche in questi due mesi fino a fine anno anche se all’orizzonte potrebbero esserci dei tagli al budget che potrebbero complicare il nostro lavoro».

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