Nuovo presidente per Bps: è Pierluigi Molla. Utile record nel primo trimestre

Sondrio

Cambio ai vertici della banca che chiude il primo trimestre 2025 con un altro record. È Pierluigi Molla il nuovo presidente della Popolare di Sondrio. A nominarlo è stato il consiglio di amministrazione dell’istituto di credito che si è riunito questa mattina. Molla, già equity partner di Ernst&Young, nella lista dei cinque candidati votata all’unanimità lo scorso anno quando i rapporti tra la Popolare e l’azionista Unipol erano più sereni, succede a Francesco Venosta che, come ipotizzato dopo l’esito del voto dell’ultima assemblea, lascia la presidenza dopo undici anni. Il nuovo presidente resterà in carica fino alla scadenza del suo mandato nel 2026, lasciando intendere un ruolo di traghettatore in questo momento delicato in cui la Popolare è sotto Ops da parte di Bper.

Il cda ha anche aggiornato la composizione del Comitato esecutivo di cui ora fanno parte Lino Enrico Stoppani nel ruolo di vicepresidente; Mario Alberto Pedranzini confermato consigliere delegato e Loretta Credaro, consigliere.

Durante la seduta è stato approvato il resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo di quest’anno che chiude con un utile netto di 173,3 milioni di euro, pari a una crescita del 19,3% rispetto al primo trimestre del 2024. Un traguardo storico - per i primi tre mesi dell’anno gli analisti ipotizzavano per la banca sondriese un utile compreso tra i 155 e i 159 milioni di euro - che riflette l’incremento dell’attività bancaria caratteristica i cui proventi si attestano a 387,5 milioni anch’essi in crescita rispetto allo scorso anno. Un dato che incorpora anche i risultati positivi derivanti dalle attività finanziarie per 33,3 milioni e beneficia della riduzione delle rettifiche di valore nette che ammontano a 22,5 milioni (-47,4%), mentre risente di una crescita dei costi operativi attestatisi a 158 milioni (+4,8%). Il cost-income ratio si posiziona al 37,7% in riduzione dal 39% di fine 2024.

«Il primo trimestre 2025 chiude con risultati eccellenti - sottolinea il consigliere delegato e direttore generale della Popolare, Pedranzini - a conferma di una banca in costante movimento e attenzione nel preservare i propri fondamentali e creare occasioni di sviluppo. I dati premiano ancora una volta la nostra strategia focalizzata sull’attività bancaria caratteristica, interpretando al meglio le esigenze della nostra clientela in un contesto complesso e in continua evoluzione, e supportando i necessari adeguamenti al modello operativo attraverso investimenti in innovazione e sulle persone».

Una banca che guarda con attenzione alle esigenze del cliente senza mai “strappare” ma puntando ad avere una platea di clienti fidelizzati per la crescita futura.

«I risultati costituiscono il migliore viatico nel percorso di realizzazione del nuovo Piano industriale 2025-2027 - continua Pedranzini -: la rappresentazione al mercato di indirizzi chiari e coerenti con la filosofia aziendale, si associa alle capacità della struttura di darvi attuazione con le proprie specificità. Combinando solidi fondamentali con visione prospettica, dimostriamo che l’ambizione nell’accettare le sfide trova corrispondenza nel saper fare, sempre “a modo nostro”. Siamo convinti dell’apprezzamento della clientela e consapevoli che vi sono spazi da penetrare per soddisfare esigenze di nicchia. L’obiettivo è di ampliare le quote di mercato, diversificare le fonti di ricavo, rafforzare il nostro modello di business e renderlo ancor più profittevole e resiliente. Nelle direttrici di sviluppo delineate, “our way forward”, confidiamo che tutti i portatori d’interesse possano riconoscere i valori di serietà, intraprendenza, affidabilità e prossimità alla clientela che da sempre contraddistinguono il nostro modo unico e distintivo di fare banca».

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