«Rincari bollette. I concorrenti esteri sono avvantaggiati»

Emergenza gas Maria Carla Torri, Icma di Mandello: «Sui mercati internazionali i confronto è con aziende che hanno condizioni molto migliori delle nostre»

«Le imprese fanno tutto quello che è nelle loro possibilità per risultare attrattive nei confronti delle risorse umane. Ma è necessario che anche le istituzioni facciano la loro parte, perché capita di frequente che i candidati rinuncino alle nostre proposte lavorative a causa, tra l’altro, dei difficili collegamenti».

In occasione dell’incontro con l’assessore regionale allo Sviluppo economico Guido Guidesi, ospite nella sede lecchese di Confindustria Lecco e Sondrio per la prima tappa del roadshow “50 traguardi per la Lombardia”, il ceo di Icma Elena Maria Carla Torri ha voluto esprimere un’opinione che senza dubbio è condivisa da tante aziende del territorio, alle prese con una rete infrastrutturale lacunosa sotto parecchi punti di vista.

Non un appello, né un richiamo: le parole dell’amministratore delegato della quasi novantenne realtà mandellese sono suonate più come un invito a chi di dovere perché provveda a risolvere criticità che rendono complicato alle aziende competere sui mercati. Tanto più in un momento come questo.

«Il nostro è un settore molto energivoro e in questo periodo sta soffrendo molto – ha affermato l’imprenditrice -. Abbiamo fornitori italiani che ci hanno comunicato che chiuderanno a causa dei costi energetici, ma la domanda del mercato continua ad essere molto alta, quindi i clienti andranno altrove. Magari da nostri “vicini di casa”, che godono sull’energia di condizioni molto migliori rispetto alle nostre».

Sotto il profilo energetico, Icma è partita in anticipo. «Abbiamo iniziato presto a investire nel fotovoltaico. Il primo impianto risale al 2009 e l’anno scorso abbiamo installato il terzo, per arrivare a coprire il 60% del nostro fabbisogno complessivo. Il mio obiettivo, comunque, è raggiungere l’indipendenza energetica, anche se ormai i tetti li ho finiti. Considero molto interessante il progetto delle Comunità energetiche, che sono convinta debbano poter coinvolgere anche le grandi imprese, come quelle che sorgono a Mandello».

Un tema decisivo per le aziende resta quello delle risorse umane. «Mi capita spesso di contattare personale giovane che non accetta di venire a lavorare a Mandello per le difficoltà nei collegamenti, in auto come con i mezzi pubblici, con i centri più grossi nei quali cercare ad esempio uno svago serale. Certamente è compito mio fare di Icma un’azienda attrattiva, ma io posso arrivare solo fino a un certo punto, perché altri aspetti sono evidentemente fuori dalla mia portata».

Ciò nonostante, «sicuramente non andremo mai all’estero: le nostre radici sono qui, ci sentiamo parte integrante del territorio e abbiamo scelto di essere una società benefit, per portare beneficio alla comunità, che altro non è che i tuoi dipendenti, il comune in cui sei insediato. Vivo in un territorio cui sono legata e affezionata, cui l’azienda porta ricchezza e benessere ricevendo in cambio elementi fondamentali quale forza lavoro e competenze».

Fondata da una delle prime imprenditrici italiane, Matilde Carcano e guidata di generazione in generazione dalle donne della famiglia, dal marzo 1933 la Icma (Industria carte metallizzate e affini) trasforma e nobilita la carta per packaging di alta gamma. In quasi novant’anni di storia l’azienda ha “vestito” gli oggetti delle più prestigiose maison del lusso e i regali di Papi e capi di Stato, accumulando negli anni un archivio unico e inestimabile di carte diverse.

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