Turismo e seconde case: il ramo lecchese traina il mercato immobiliare

Il ramo lecchese del Lago di Como registra una crescita del +1,7% nel mercato immobiliare turistico, superando la media lariana

Lecco

Il mercato immobiliare turistico nel ramo lecchese del Lago di Como si conferma in crescita, segnando un +1,7% nei prezzi, secondo l’ultimo report dell’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa. Un dato che supera la media complessiva del Lago di Como, ferma all’1%, e che riflette un rinnovato interesse verso la sponda lecchese, favorita da prezzi ancora competitivi rispetto ad altre aree del Lario, da un contesto paesaggistico di pregio e da un’offerta immobiliare in linea con le esigenze di chi cerca una seconda casa lontano dai grandi flussi turistici.

A livello nazionale, il comparto delle case vacanza appare in fase di stabilizzazione dopo il picco registrato nel post-pandemia: nel 2024 ha rappresentato il 6,8% delle operazioni totali gestite dalle agenzie Tecnocasa. I prezzi medi nelle località turistiche di mare e lago sono comunque cresciuti dell’1,5%, mantenendo un trend di lieve ma costante incremento.

Uno degli aspetti più rilevanti è l’aumento degli acquirenti stranieri, passati dal 13,5% del 2023 al 15,7% nel 2024. In particolare, si registra una forte presenza di cittadini dell’Est Europa, attratti dalla sicurezza e dal fascino delle località italiane, mentre gli americani tornano a guardare con interesse zone come la Sardegna e i francesi si confermano attivi soprattutto in Liguria. Anche il ramo lecchese beneficia di questa apertura internazionale, offrendo una soluzione più accessibile rispetto a località dal prezzo più elevato.

Tra i principali laghi italiani, il Lago di Garda registra la performance migliore con un +2,6%, grazie alle spinte delle sponde trentina (+3,2%) e bresciana (+2,8%). Il Lago d’Iseo cresce solo dello 0,1%, mentre il Lago di Bracciano in Lazio è in flessione (-4,3%). Il Lago di Como nel suo insieme mostra un aumento dell’1%, trainato proprio dal +1,7% della sponda lecchese.

A livello nazionale, le tipologie più richieste sono i trilocali (31,2%) e le soluzioni indipendenti o semindipendenti (30%), mentre i bilocali mantengono una buona quota di interesse. Gli acquirenti prediligono immobili con vista lago o mare, spesso in zone defilate ma panoramiche. Chi acquista ha prevalentemente tra i 45 e i 64 anni (56,4%), seguito dalla fascia 35-44 anni (20,8%), mentre cala la percentuale di single, passata dal 18,6% al 16,2%. In aumento anche il ricorso al mutuo, salito dal 12,1% del 2023 al 13,8% nel 2024, grazie al calo dei tassi d’interesse che rende l’investimento in seconde case più accessibile.

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