Homepage / Sondrio e cintura
Martedì 15 Gennaio 2013
Sondrio, rissa fra tossici in stazione
Studente preso a calci e pugni
Prima una rissa tra tossici, poi calci e pugni anche a uno studente della Bassa Valle che ha avuto l'unica disgrazia di trovarsi lì in quel momento. Quello che è certo è che un ragazzo venuto a Sondrio con il treno per andare a scuola se n'è tornato a casa con una razione di calci e pugni che non poteva aver messo in preventivo.
Sondrio - Prima una rissa tra tossici, poi calci e pugni anche a uno studente della Bassa Valle che ha avuto l'unica disgrazia di trovarsi lì in quel momento.
È stato un mezzogiorno quantomeno movimentato quello che si è vissuto ieri in città, nella zona del sottopasso che collega la stazione ferroviaria al campus scolastico.
Quanto è accaduto è stato talmente veloce e confuso che neanche i poliziotti che sono intervenuti sul posto hanno potuto capire esattamente come siano andate le cose.
Quello che è certo è che un ragazzo venuto a Sondrio con il treno per andare a scuola se n'è tornato a casa con una razione di calci e pugni che non poteva aver messo in preventivo.
Forse uno sguardo di troppo, una parola considerata fuori posto: non è chiaro che cosa abbia scatenato l'aggressività degli aggressori.
Dalle prime testimonianze raccolte, si tratterebbe di un uomo e una donna, entrambi molto giovani e conosciuti per appartenere al giro della tossicodipendenza sondriese.
Poco prima i due erano stati protagonisti di un diverbio tanto violento quanto sconclusionato con un altro sbandato della stessa compagnia. Nemmeno il tempo che si placassero gli animi quando al sottopasso è arrivato lo studente.
In tanti hanno assistito alla scena, rimanendo piuttosto impressionati dall'improvviso e violento scoppio d'ira che ha portato all'aggressione.
Nessuno però avrebbe riportato ferite serie, tanto che sul posto non è stato richiesto l'intervento dell'ambulanza. Restano ancora tutte da vedere le conseguenze sul piano penale dell'accaduto.
Al momento non risulta che sia stata formalizzata alcuna querela, e non ci sono lesioni sufficientemente gravi da giustificare la denuncia d'ufficio da parte delle forze dell'ordine.
Il personale della questura però non sottovaluta l'accaduto, inquietante spia di un disagio sociale che non rimane confinato soltanto nell'ambito degli sbandati storici, ma che finisce anche per coinvolgere i giovani che poco o niente hanno a che fare con l'ambiente dell'emarginazione.
Soltanto pochi giorni fa, per esempio, sono stati denunciati gli appartenenti a una banda di giovani marocchini della Bassa Valle autori del violento pestaggio di alcuni mesi fa ai danni di un ragazzo di Morbegno. Gli stessi indagati si sarebbero resi protagonisti anche di altri episodi dello stesso tipo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA