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Giovedì 05 Novembre 2009
Crisi a Lecco, il Pd tuona
"E' stato merito nostro"
Dopo le dichiarazioni di alcuni esponenti politici che si sono dichiarati artefici della crisi in Comune, democratici rivendicano la loro scelta e guardano a nuove alleanze
Tutti contenti della crisi in Comune, anzi di più, tutti protagonisti. Ma dov'erano tutti quando quando in giunta si spartivano le poltrone dopo una crisi dietro l'altra e quando il consiglio comunale veniva sistematicamente esautorato dei suoi poteri? Il gruppo consigliare del Pd a una settimana dal blitz che ha portato, in seguito alle 21 dimissioni, allo scioglimento del consiglio comunale, rivendica la primogenitura della scelta e ne spiega i motivi.
<Abbiamo sempre fatto un'opposizione responsabile, ora ci accusano addirittura troppo sottotono ma il nostro scopo era di operare per la città non di gridare allo scandalo - ha sottolineato Alfredo Marelli, capogruppo, - ma dopo tre crisi di giunta, sette cambi di assessori, il consiglio umiliato in ogni occasione, progetti fermi o mal realizzati, carenza di servizi e continui danni per la città abbiamo decoso che non si poteva continuare. E abbiamo trovato nella maggioranza ampia collaborazione>.
Il resto è noto: dimissioni contestuali dal notaio, la scelta più opportuna se si voleva andare fino in fondo e elezioni anticipate. <La città apporva, la gente è contenta, ora per noi inizia la fase dell'ascolto - continua Marelli - siamo aperti a tutti e vogliamo ascoltare la città. Solo alla fine si deciderà il candidato>
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