Dai banchi alla cattedra: tra i maturati c’è chi sogna di diventare prof

Luigi, Ivano e Federico, freschi di diploma al polo liceale Città di Sondrio, già guardano al futuro con un’idea chiara: tornare tra i banchi, ma da insegnanti. Il racconto di alcuni studenti

Sondrio

Curioso, ma vero: freschi di diploma, che sognano di ritornare presto in cattedra. Nei panni di prof. Sono tre “neomaturati” del polo liceale Città di Sondrio, che al termine degli studi universitari, vogliono diventare insegnanti, passione nata sui banchi di scuola, al liceo. Sono Luigi Sertori, Ivano Zuelli e Federico Mazza. Quest’ultimo ha siglato il diploma in quinta B linguistico con 100 e lode, i primi due hanno centrato un brillante 100 centesimi, Luigi in quinta B al liceo delle scienze umane, dove il massimo voto l’ha ottenuto anche Alessia Nani. Ivano, invece, ha terminato, pure lui 100 centesimi, la quinta A al liceo classico, classe in cui ha messo a segno una eccellente performance Chiara Ruffoni (100 centesimi).

Ancor di più la loro compagna, Marta Motalli, che si è conquistata un meritatissimo 100 e lode. «Del mio liceo mi mancherà molto la quotidianità, lo stare insieme e l’interazione attiva con i professori - racconta Luigi - In futuro vorrei diventare professore di storia e filosofia e per questo all’università di Pavia frequenterò la facoltà di Filosofia». Sulle sue orme anche Federico, che sogna un futuro da insegnante però oltre confine: «Mi piacerebbe trasferirmi all’estero per insegnare italiano da madrelingua in una scuola straniera. Per questo frequenterò il corso di laurea apposito a Siena».

Lettere classiche sono le discipline, che vorrebbe insegnare Ivano e non a caso ha scelto questa facoltà, anche lui a Pavia: «Dedico questo importante traguardo sicuramente ai miei genitori e a mio fratello Christian - dice riguardo al suo 100 -: mi hanno sempre sostenuto in tutto il mio percorso scolastico con amore e dedizione e spinto a dare il meglio di me stesso in ogni occasione». «Vorrei dedicare il mio 100 anzitutto alla mia famiglia, a mio padre, mia madre, mia sorella Elena e mio fratello Carlo. Lo dedico anche alla mia classe – prosegue Luigi - e, in particolare, ai miei amici più stretti: Marco, Giovanni, Maria Chiara, Sofia ed Elisa. Li ringrazio per questi anni meravigliosi, sono stati la mia seconda famiglia. Ringrazio anche gli amici del mio paese, Ponte: Luca, Paolo, Pescu e Flepy. Il voto é anche merito loro, per la spensieratezza che mi hanno trasmesso e i tanti momenti di divertimento e riflessione insieme. Vorrei infine ringraziare anche i professori, soprattutto i prof interni all’esame, auguro a tutti di avere a che fare con delle persone stupende come loro.

Ringrazio anche il professore Gumina, per i suoi innumerevoli consigli di vita. Devo spendere anche una parola per un uomo che non conosco ma che, indirettamente, mi ha migliorato: il mio allenatore, José Mourinho. Ha saputo conquistare il mio cuore e cambiare la mia mente». Porterà con sé il “tesoro” prezioso degli studi classici Marta, che però cambia direzione: «Ho scelto la facoltà di Medicina, seguendo la mia passione per le materie scientifiche, ma tenendo in meno quello che mi hanno insegnato questi cinque anni di liceo - sottolinea -: alla base di ogni occupazione devono starci il rispetto, la solidarietà e la cura verso le altre persone, perché “Homo sum: humani nihil a me alienum puto”». Futuro in ambito scientifico anche per Chiara: «Ho deciso di iscrivermi alla facoltà di Fisica. Dopo il liceo classico può non sembrare la scelta più ovvia, ma mi affascina il mistero dell’universo, della vita e del mondo che abbiamo davanti agli occhi: ora come ora vorrei che la mia vita si dedicasse alla ricerca scientifica e delle leggi che governano l’universo e, di fronte alle difficoltà che inevitabilmente incontrerò sul mio percorso e nella vita, sono sicura che mi sarà sempre d’aiuto l’impostazione e il metodo sviluppato durante gli anni di liceo».

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