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Sabato 04 Maggio 2013
Dolzago: alla Ttl
Accordo più vicino
Vertenza Ttl di Dolzago: l'azienda ha deciso di ridurre il numero degli esuberi a 27 unità, con incentivi all'esodo, e di avviare un percorso di cassa integrazione straordinaria.
Inizialmente l'azienda aveva annunciato il licenziamento di 34 persone per far fronte alla crisi e snellire l'organico. Ma dopo una trattativa sindacale, accompagnata da scioperi e manifestazioni dei dipendenti che da un mese non stanno facendo più lavoro straordinario e periodicamente fermano la produzione, l'azienda ha rivisto le proprie richieste.
«Non c'è ancora un accordo definitivo - spiega Lorena Silvani della Fim che sta seguendo la vicenda insieme a Rino Maisto (Fiom) e Daniele D'Elia (Uilm) - ma almeno l'azienda ha deciso di ridurre il numero degli esuberi a 27 unità, con incentivi all'esodo, e di avviare un percorso di cassa integrazione straordinaria». In questi giorni l'azienda contatterà uno ad uno le persone che sono state indicate per il licenziamento e che sono state scelte in base all'età, l'anzianità contributiva, la professionalità e soprattutto i carichi famigliari. Successivamente, il 10 maggio, le parti sociali, cioè l'azienda e il sindacato, si incontreranno nuovamente per discutere insieme gli ultimi dettagli dell'intesa e per firmare un accordo definitivo.
La vicenda Ttl comunque potrebbe non concludersi qui, dal momento che l'azienda sta affrontando una fase delicata, dovuta soprattutto alla messa in concordato della Co.Ge.Me Set, società del centro Italia che possiede il 51% delle azioni della Tecno Tempranova Lombarda, Ttl. Il concordato, aperto un anno fa, non ha portato a una soluzione perché le prime due aste sono andate deserte e nessun imprenditore si è fatto avanti per farsi carico della Cogeme.
Quindi i titolari del 49% di Ttl, per evitare che l'intera azienda affonda insieme alla Cogeme, nelle scorse settimane hanno presentato una proposta di acquisizione della procedura concorsuale al commissario, il quale sta ora valutando la proposta.
Tuttavia l'acquisizione comporta il reperimento di finanze fresche e quindi l'intervento degli istituti di credito e per questo l'azienda ha avviato un percorso di risanamento e taglio dei costi fissi, che a breve costerà il posto di lavoro a parte dei dipendenti. L'azienda ha inoltre annunciato che, una volta conclusa la trattativa con il sindacato si passerà al taglio degli stipendi degli "uomini d'oro", cioè i manager, i dirigenti e i quadri ai quali sarà ridotto il salario.
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