Eluana: manifestanti
davanti alla <Talamoni>

Qualche momento di tensione davanti all'ospedale dove si trova la donna in stato vegetativo permanente da 16 anni. Volantinaggi, manifestati sulla cancellata e carabinieri

e.galigani

LECCO - Il caso di Eluana Englaro, la donna di Lecco che da 16 anni si trova in stato vegetativo permanente, continua a dividere. Ieri pomeriggio qualche momento di tensione davanti alla clinica “Beato Talamoni”, dove è ricoverata dal 1994. Per la seconda volta in tre giorni, i volontari del Centro Aiuto alla Vita di Carate Brianza, hanno manifestato appendendo volantini e manifesti alla cancellata della clinica. A chi si avvicinava ed era d’accordo con loro veniva appuntato sulla giacca un adesivo con la scritta: “Condanna a morte di Eluana. Non in mio nome”. Sul posto anche due carabineiri della Compagnia dei Carabinieri di Lecco, chiamati dalla direzione della clinica, a monitorare la situazione. Sono stati controllati i volantini ed è stato chiesto di spostare i manifesti appesi alla cancellata. Sul posto anche i vigili urbani. Momenti di discussione, anche a voce alta e con toni fuori luogo, si sono avuti tra le persone che si trovavano davanti ai cancelli. Alla clinica è arrivato anche Piero Pirovano, uno dei fondatori del Movimento per la Vita, reduce dal 28° convegno di Montecatini: «Sono venuto a testimoniare la nostra vicinanza alle suore misericordine e al loro amore per Eluana>.

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Lunedì 17 Novembre 2008

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