Fratelli Beretta ricorre al Consiglio di Stato contro il Pgt di La Valletta Brianza

Dopo la bocciatura al Tar, il salumificio Fratelli Beretta ha impugnato la sentenza che respingeva il ricorso contro il piano di governo del territorio di La Valletta Brianza. Al centro della disputa, la riclassificazione di due aree ex produttive a Francolino e Zerbine

La Valletta Brianza

Il salumificio Fratelli Beretta non si arrende. Così, dopo avere incassato la sconfitta al Tar, tribunale amministrativo della Lombardia, a cui aveva richiesto l’annullamento del piano di governo del territorio di La Valletta Brianza, ha deciso di proseguire nella sua battaglia legale contro l’amministrazione del sindaco Marco Panzeri.

«L’azienda - riferisce il primo cittadino - ha impugnato la sentenza n.1101/2025 del TAR Lombardia, che aveva respinto sia la richiesta di annullamento del Pgt che quella di risarcimento da quasi 10 milioni di euro».

Il tutto nasce dall’approvazione del piano di governo del territorio che ha riclassificato come ambiti di rigenerazione territoriali due aree ex produttive in località Francolino e Zerbine - circa 60mila metri quadrati di terreno dove un tempo sorgeva un allevamento di maiali - di proprietà proprio del salumificio.

Contro tale provvedimento, a suo tempo, il salumificio insieme con la società Frutti dei Sogni aveva presentato ricorso. Nel documento si sosteneva che la scelta urbanistica di La Valletta Brianza annullasse il valore economico delle aree di proprietà, causando un danno stimato in 9.938.296,41 euro.

Oltre a ciò, l’azienda aveva anche sollevato dubbi sulla procedura di affidamento dell’incarico per la redazione del piano e sulla carenza di motivazioni nelle risposte alle osservazioni presentate.

Il Tar aveva respinto punto per punto tutte le accuse. E aveva sostenuto che la scelta di La Valletta era stata assunta all’unanimità dal consiglio e in coerenza con l’impianto dello stesso piano, volto a valorizzare aree da decenni in stato di degrado e mai trasformate nonostante la destinazione produttiva.

Di fronte alla nuova battaglia legale, il primo cittadino non si scompone. «Riteniamo di poter respingere, anche davanti al consiglio di Stato, le pretestuose ed infondate lamentele di Beretta. L’amministrazione comunale ha dato corso alla costituzione in giudizio così da potere difendere nel merito le scelte urbanistiche contenute nel Pgt e la legittimità dello stesso sotto ogni punto di vista».

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