Galbiate: l'addio a Cristian
In centinaia al funerale

Un'intera generazione dilaniata dal dolore: decine di amici della vittima hanno presenziato al funerale portando su di sé il volto di "Cris", stampato su magliette bianche indossate sopra le felpe col cappuccio, sui jeans oversize, sfoggiate con orgoglio insieme ai piercing e alle creste

GALBIATE «Sarai sempre con me»: la corona di Angelo Riva sul portone della chiesa parrocchiale diceva già da sola una toccante, umanissima storia: quella di un'incrollabile amicizia, di un affetto che va oltre le circostanze e sfida le conseguenze.


Lui, il 19enne alla guida dell'auto che ha condotto il coetaneo Cristian Marchio alla morte, non ha mai vacillato nel proclamare - quasi gridare - il fraterno legame che ha ribadito martedì alle centinaia di persone presenti alle esequie.


L'altra storia, quella di un'intera generazione dilaniata dal dolore, l'hanno raccontata altri amici: a decine hanno presenziato al funerale portando su di sé il volto di "Cris", stampato su magliette bianche indossate sopra le felpe col cappuccio, sui jeans oversize, sfoggiate con orgoglio insieme ai piercing e alle creste.


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