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Lunedì 24 Novembre 2008
In sei anni nel Lecchese
immigrati raddoppiati
A luglio 2007 erano 24.600 gli stranieri presenti nel Lecchese. Il 75% di queste persone risultavano iscritte alle anagrafi comunali a testimonianza di una stabilizzazione della loro presenza
I dati sono contenuti nel rapporto sull’immigrazione straniera nella provincia di Lecco, redatto dalla fondazione Ismu nell’ambito delle attività dell’osservatorio regionale per l’integrazione e la multietnicità. La ricerca è stata presentata in sala Ticozzi, nel corso di un convegno al quale hanno partecipato gli assessori provinciali Italo Bruseghini e Guido Agostoni, il presidente della Provincia Virginio Brivio, l’assessore regionale Giulio Boscagli, il prefetto Nicola Prete, il dirigente scolastico provinciale Fausto Gheller, rappresentanti della Caritas, dell’Anolf-Cisl e della comunità di via Gaggio. L’indagine condotta da Alessio Menonna contiene molte disaggregazioni per rappresentare al meglio la realtà dell’immigrazione.
Dal 2001 al 2007, gli immigrati dall’Est Europa e dall’America Latina hanno triplicato la presenza nel Lecchese. Mentre i gruppi degli africani e degli asiatici sono cresciuti meno in termini percentuali. Il maggior numero degli immigrati arriva dalle nazioni europee che coprono più del 55% dell’incremento registrato nell’ultimo anno. Così, la presenza est europea nel Lecchese è passata da 3200 a 9100 persone. Ai primi quattro posti per paesi di provenienza restano: Marocco (4100 persone), Albania (3400), Romania (2170) e Senegal (19109). Va anche ricordato nel 2007 c’è stato un sorpasso: la presenza di romeni ha superato quella dei senegalesi.
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