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Venerdì 25 Gennaio 2013
"Inchiesta Passamonti"
la Corte presenta il conto
L'autorità amministrativa regionale chiede un milione e 750mila euro
L'ex presidente si difende: "Mai intascato un centesimo pubblico"
Nuova tegola sui 21 imputati che il prossimo 3 maggio dovranno comparire per rispondere - a vario titolo e per svariati reati - delle due vicende legate all'appalto per la strada di Bema e al filone terreni Cercino ed Eventi valtellinesi.
Oltre al processo, politici, funzionari e dipendenti della pubblica amministrazione ora dovranno rispondere alla Corte dei Conti e stando agli accertamenti che la Procura regionale ha affidato al Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Sondrio, il conto è salato: stiamo parlando di circa un milione e 750mila euro. Il reato? Danno erariale.
Si va dall'appropriazione di denaro pubblico della Comunità Montana di Morbegno e della Società "Eventi Valtellinesi Srl", all'utilizzo delle carte di credito per fini prettamente personali; dagli illeciti addebiti di spese (premi assicurativi) alle indebite percezioni di ingenti somme di denaro per contributi pubblici erogati dalla Regione.
E non è tutto: la Corte dei Conti potrebbe addirittura arrivare a chiedere agli imputati anche il "danno di immagine" che hanno cagionato nella loro veste di pubblici amministratori.
Silvano Passamonti (che rischia ora di vedersi pignorato lo stipendio da graduato degli alpini) si dice incredulo di fronte alla notizia diffusa ieri dal comandante provinciale Salvatore Paladini.
«Non ho mai intascato soldi a fini personali, ma le spese fatte sono di rappresentanza per un ente che aveva bisogno di portare a casa commesse. E lo proverò».
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