La Moto Guzzi si è fermata
Scatta la cassa per 3 settimane
Da lunedì 14, i 150 lavoratori della Guzzi sono in cassa integrazione ordinaria per tre settimane. Il ricorso al fermo degli impianti è motivato dal gruppo Piaggio con il calo della domanda nel mercato delle moto: da un anno all'altro c'è stata una contrazione del 21%
Nonostante le continue e ripetute rassicurazioni della Piaggio sul mantenimento dell’attività produttiva e del marchio Guzzi a Mandello, i lavoratori dello stabilimento sono preoccupati per la piega che stanno prendendo gli avvenimenti. Ormai da troppi mesi.
«In azienda girano cattivi segnali - dice a questo proposito il delegato sindacale Fabrizio Zucchi - Ci sono voci incontrollate che annunciano la riduzione del personale degli uffici. Si vocifera addirittura andranno via altri 30 dipendenti. Sono solo voci, ma comunque l’aria che tira non è delle migliori: si tratta della dimostrazione del clima di tensione che si respira. Il lavoro è scarso e c’è grande preoccupazione. Inoltre tre settimane di cassa integrazione a zero ore, con la fabbrica chiusa pesano, molto».
Martedì 22 - ed è questo l’aspetto per così dire positivo di tutta la vicenda - si terrà l’incontro tra il sindacato e i delegati di Piaggio. Sarà il momento per discutere un possibile piano industriale che risponda al mutato scenario industriale, provocato dalla nuova fisionomia del mercato motociclistico. In Italia, nei primi otto mesi 2009, in pratica fino ad agosto, si sono venduti 23 mila veicoli in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In percentuale, il calo è stato del 21,5%. E su questo trend di mercato si è posizionata anche la Guzzi. Che se nel 2008 ha avuto una produzione totale di poco inferiore alle seimila moto, è prevedibile che il prossimo dicembre si attesti su un livello produttivo di poco sotto ai cinquemila veicoli.
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