
Editoriali / Lecco città
Lunedì 19 Agosto 2013
Lecchesi in Egitto
«A Sharm tutto ok»
La mandellese Elena Belfiglio gestisce con il marito un’attività turistica nella località del Mar Rosso dove è appena rientrata dopo un soggiorno nel paese d’origine. «Il rischio? Ridotto al minimo, non siamo preoccupati. La situazione non è così drammatica»

«A Sharm la situazione è più che normale, tutto molto tranquillo. Per precauzione due giorni fa hanno imposto il coprifuoco durato una sola notte e peraltro neppure completamente rispettato. Ai soliti posti di blocco si nota che qualche militare indossa giubbetto antiproiettile, tutto qui».
Parole di Elena Belfiglio , mandellese, che da anni vive a Sharm, dove gestisce con il marito un’attività turistica. Da pochi giorni ha lasciato Mandello per ritornare in Egitto. Ed è lei la prima ad essere sorpresa per il blocco delle partenze. Blocco che porterà a un tracollo all’economia di località turistiche gettonatissime come Sharm el Sheikh, Marsa Alam, Berenice e Hurgad, Marsa Mathrou ed El Alamein.
«Non mi risulta, consultando i vari amici responsabili di tour operator, che qualche turista abbia chiesto il rimpatrio e non è stata attuata l’evacuazione, provvedimento a cui era stato fatto ricorso durante la rivoluzione.
Per precauzione gli ospiti vengono invitati a rimanere nei resort, e di conseguenza sono state sospese tutte le escursioni - prosegue Elena Belfiglio -. Sulle spiagge molti chiedono informazioni a noi residenti, rendendosi conto che ciò che sta succedendo in Egitto non si riflette sulla loro vacanza».
Niente paura nei resort. Niente tensioni, almeno a Sharm. La Farnesina però ha messo l’Egitto tra le mete non consigliate: meglio non rischiare, soprattutto per chi doveva partire proprio in questi giorni.
«Il pericolo di attentati c’è, non è alto ma c’è, tutti noi mettiamo più attenzione di prima, io esco solo con mio marito, da sola non vado fuori dal resort: ma non per questo mi sento in ansia- racconta la mandellese -. Eppure tutti gli operatori europei, ad esclusione degli inglesi, da sabato hanno bloccato le partenze per l’ Egitto. Vuol dire che in pochi giorni Sharm sarà una città quasi fantasma».
Una prospettiva temibile per quelle località che vivono sul turismo europeo. «Ci saranno migliaia di persone senza lavoro, ed i primi ad essere licenziati sono proprio gli europei che percepiscono salari più alti», paventa la Bonfiglio che da osservatrice interna rileva anche una lettura non proprio aderente dei fatti. A suo giudizio «la stampa sta raccontando i fatti in maniera distorta, ha trasformato i fratelli musulmani da carnefici in vittime. Condannano la polizia perché spara sulla folla, ma quella stessa folla ha commesso molte barbarie».
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