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Mercoledì 24 Ottobre 2012
Lecco, arriva l'influenza
E i vaccini sono pochi
Ritirati quelli di Novartis, a causa di possibili effetti collaterali, le farmacie restano a corto: «Non soddisferemo la domanda». Ma la conseguenza più pesante è che l'Asl, dovendo tener conto della penuria, somministrerà i vaccini solo alle categorie a rischio
Dopo il ritiro dal mercato, alcuni giorni fa, dei vaccini prodotti dalla ditta Crucell, riscontrati non perfetti dalla stessa ditta produttrice (e mai comunque entrati nel mercato), ieri un altro scossone: stavolta sul banco degli imputati ci sono i vaccini antinfluenzali firmati Novartis, la multinazionale farmaceutica che approvvigiona sia le Asl sia la piccola distribuzione delle farmacie.
Motivo: nel vaccino c'è un gruppo proteico non ben identificato ma che potrebbe avere effetti collaterali.
«Quest'anno avremo meno vaccini a disposizione. Abbiamo dunque scelto di offrire le vaccinazioni solo alle categorie a rischio, sempre gratuitamente», annuncia il direttore sanitario dell'Asl, Antonio Gattinoni.
La conseguenza è che chi non rientra nelle categorie a rischio dovrà, quest'anno, acquistare il vaccino in farmacia, e poi trovare qualcuno (verosimilmente il medico di base) che glielo somministri.
Ma c'è un altro problema: anche nelle farmacie i vaccini ritirati hanno creato un buco. Le scorte sono diminuite e «quasi certamente non soddisferemo tutta la domanda» fa sapere Andrea Braguti, portavoce di Federfarma.
Il 12 novembre il via alla campagna vaccinale.
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