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Lunedì 17 Settembre 2012
Lecco, commercio in crisi
Le famiglie tagliano le spese
Consumi ridotti all'osso, soprattutto quelli voluttuari. Ne fanno le spese ristoranti, bar e negozi di abbigliamento. Aumentano la cassa integrazione, le chiusure. A risentirne di più è l'occupazione femminile
Sono sempre di più i casi di cassa integrazione in deroga che stanno interessando il settore della ristorazione e del commercio. La chiusure dei negozi, soprattutto d'abbigliamento, sta mettendo in ginocchio l'occupazione femminile.
«La situazione è difficile, da inizio anno ad oggi abbiamo avuto un centinaio di casi di cassa integrazione in deroga. Le aree più in crisi sul fronte del commercio sono Lecco per i negozi, Valsassina, alto lago e Meratese per ristoranti, bar e alberghi - spiega Fabrizio Bonfanti della Uil commercio -. Abbiamo anche casi su Costa Masnaga e i paesi attorno, che un tempo reggevano la crisi. Le casse in deroga in alcuni casi durano qualche mese, soprattutto nei ristoranti nelle stagioni per così dire "morte". Buona parte dei negozi invece chiude e non riapre più. La piccola distribuzione sta pagando duramente questa crisi. Per lo più si tratta di attività con tre o quattro dipendenti che non riescono a reggere il calo degli incassi e l'incremento delle spese».
«L'abbigliamento è un settore dove i dipendenti sono soprattutto donne, tante ragazze che perdono il posto di lavoro. Ci sono negozi costretti a chiudere nel giro di poco tempo - fa notare Stefania Sorrentino della Cgil commercio -. La disoccupazione femminile è destinata a crescere. Negozi che chiudono, bar e ristoranti che licenziano e uffici che tagliano il personale. Notai, commercialisti e avvocati stanno cominciando a licenziare. E anche in questi casi sono le donne a restare senza un lavoro».
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