Lecco, Galli e il pranzo di nozze
«Di questo non so proprio niente»

Il capogruppo della Lega in Regione avrebbe pagato con i rimborsi al partito un pranzo per 130 persone, spesa 6.168 euro, il 16 giugno 2010. Un pranzo per festeggiare un matrimonio, secondo il ristoratore ascoltato come teste. Il calolziese, da vent'anni al Pirellone, dice di non saperne nulla. Per fare piazza pulita da illazioni potrebbe essere utile sapere quando si è spostata la figlia, ora in procinto di diventare mamma. Ma il consigliere regionale non se lo ricorda

LECCO - Inchiesta sugli abusi dei rimborsi ai partiti in Regione. A carico di Stefano Galli, capogruppo della Lega al Pirellone, risulta  - secondo il Corriere della Sera - la contestazione, tra le altre, di una spesa di 6.168 euro per 103 coperti al ristorante "Toscano", giustificata come «spesa di funzionamento». Eppure il ristoratore, ascoltato come teste, ha affermato che in quella data, 16 giugno 2010, è certissimo che nel suo locale si è tenuto un pranzo di nozze.
Galli fa mostra di sorpresa: «Non so. Mi risultano varie contestazioni: una cena per quattro persone in provincia di Varese, l'acquisto di un cellulare, ma questo francamente, mah». Il consigliere è padre di un maschio di vent'anni e di unaragazza che sta per diventare mamma. Magari, a sua discolpa, potrà servire chiarire quando si è sposata la figlia. «Mi pare che convivesse allora. Quando si è sposata non lo ricordo».
Galli dovrà presentarsi in Procura martedì. Un'occasione, dice, per chiarire tante cose e per farsene spiegare altre: «Soprattutto perché ora viene messa in dubbio la norma 34 del '72 articolo 2 ter sui fondi dei gruppi consiliari. Non va più bene? La domanda è: e i consiglieri regionali che si sono succeduti da allora in Regione e che ci hanno precedeuto, saranno coinvolti anche loro, o no? Francamente non ci capisco niente».

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