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Venerdì 16 Novembre 2012
Lecco: il procuratore antimafia
«Non abbassare la guardia».
Incontro con il procuratore di napoli Vincenzo D'Onofrio per parlare di infirltrazioni criminali nella pubblica amministrazione
LECCO - Un incontro con gli amministratori locali e i dipendenti pubblici per parlare delle infiltrazioni mafiose nella pubblica amministrazione e le buone politiche di contrasto da attuare.
Una riflessione con Vincenzo D'Onofrio pubblico ministero della direzione distrettuale antimafia di Napoli proprio di un periodo particolarmente delicato per l'amministrazione comunale, in prima linea nel contrasto contro la criminalità organizzata.
«Quel che mi piace sempre quando intervengo in contesti ambientali diversi dai soliti del sud - ha detto D'Onofrio - è che sempre più frequentemente noto che c'è la perfetta percezione dell'invadenza del fenomeno mafioso che fino a qualche tempo fa invece si pensava fosse prerogativa solo del sud, quasi come fenomeno culturale. Non è così.
Non è un fenomeno meridionale e nemmeno italiano ma la mafia punta proprio a questi luoghi comuni, cioè vuole che si creda che riguardi solo il sud, perché il silenzio giova, da quel silenzio la mafia trova giovamento».
La nostra terra insomma sta diventando terra di conquista ma ci sono strumenti innovativi per «disseminare il territorio di trappole, controlli sulle licenze edilizie, sul reddito che se è uguale a zero è ad altissimo rischio, e poi ancora segnalazioni e informative per contrastare il fenomeno».
Leggi l'approfondimento su La Provincia in edicola sabato 17 novembre
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