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Domenica 12 Maggio 2013
Lecco, spaccio a scuola
Allarme sempre più alto
L'arresto del ragazzo che si intrufolava al Fiocchi per vendere spinelli riaccende l'attenzione sul fenomeno droga negli istituti. Molti dei quali hanno istitutito servizi di controllo o badge elettronici per l'ingresso
Venerdì mattina l'ultimo episodio. Un ventenne è riuscito ad entrare nel cortile del Fiocchi, si è mischiato con gli studenti per cedere delle sostanze. Immediatamente fermato da alcuni agenti in borghese. Ora sono in corso indagini per capire la frequenza con cui lo spacciatore si aggirava nelle scuole, e in quali scuole, visto che nell'area del Fiocchi ci sono altri istituti superiori come il Parini e il Badoni.
«E' successo tutto all'improvviso. Non ce ne siamo quasi neppure accorti. Era l'intervallo un ragazzo è entrato nel cortile. Sono arrivati degli uomini, gli hanno controllato i documenti e lo hanno portato via - racconta il preside del Fiocchi Walter Valsecchi -. Abbiamo scoperto che erano poliziotti in borghese e che già stavano facendo dei controlli, stavano tenendo d'occhio questo ragazzo che spacciava».
Al Fiocchi di attività sulla prevenzione se ne fanno tante. «Abbiamo dei progetti sulla prevenzione, sul rischio delle dipendenze - prosegue il preside Valsecchi - ci sono stati anche incontri con esponenti delle forze dell'ordine».
Al Bertacchi il preside Tiziano Secchi ogni mattina al suono della campanella è sulla porta d'ingresso e ormai i suoi studenti li conosce uno ad uno. Il piano dell'offerta formativa propone attività sulla prevenzione. Quanto agli estranei è difficile che riescano ad accedere all'interno della scuola, la porta è sempre chiusa e per entrare bisogna passare davanti alla reception.
Al Badoni il docente Paolo Achler fa notare: «Abbiamo un servizio di controllo, chiunque entri a scuola deve lasciare un documento. Durante l'anno scolastico abbiamo fatto delle iniziative legate alla prevenzione».
Giovanna Oddono, preside del collegio arcivescovile Volta è chiara: «Nella nostra scuola c'è un controllo preciso, per un estraneo è impossibile accedere alle classi. E' capitato che degli esterni abbiano chiesto di poter distribuire dei volantini, per evitare qualsiasi possibile rischio abbiamo distribuito direttamente noi il materiale dopo averlo attentamente vagliato».
Addirittura, al liceo scientifico Grassi per entrare in classe bisogna avere il badge personale, la tessera coi propri dati da strisciare sul totem che la legge.
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