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Lunedì 12 Novembre 2012
Lecco, la Venere nera ci ricasca
Esce in permesso. E spaccia
Laila Boukchen, avvenente marocchina di 26 anni, era stata arrestata due anni fa, come cervello di una rete per il traffico di droga. Uscita in permesso premio, è stata beccata dai carabinieri con cocaina, soldi e cellulari per i contatti con i clienti
L'avvenente marocchina di 26 anni era già stata assicurata alla giustizia due anni fa. Era il 2010 quando i militari dell'Arma avevano fatto scattare le manette attorno ai suoi polsi al termine di una lunga operazione per debellare il traffico di droga sul territorio.
Qualche giorno fa, grazie a un permesso premio di nove giorni, concesso per svolgere attività di volontariato, Laila Boukchen è uscita di cella. Una volta fuori, non solo non vi ha più fatto ritorno, ma ha addirittura ripreso le vecchie abitudini.
L'8 novembre in tarda serata, mentre la giovane si trovava con un complice, è scattato il blitz.
Al momento del fermo, la marocchina ha esibito un passaporto e un permesso di soggiorno con generalità false. I militari comandati dal capitano Francesco Motta, che l'avevano già arrestata, l'hanno però riconosciuta, costringendola ad ammettere l'evidenza. Insieme con lei è stato arrestato anche Bouya El Ghali Moustafa, marocchino di 26 anni, clandestino.
La perquisizione ha permesso di scoprire 24 dosi di cocaina, nascoste in parte nel cruscotto dell'auto e in parte tra gli indumenti intimi della ragazza, mille euro in contanti, provento dell'attività di spaccio, 7 cellulari per mantenere i contatti con i clienti, e un computer palmare.
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