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Mercoledì 16 Aprile 2008
Lombardia terra d'attrazione per immigrati
Un residente su 10 arriva dall'estero
L'ultimo rapporto dell'Osservatorio regionale per l'integrazione parla di uno straniero ogni 10 lombardia. In un anno la presenza è cresciuta più del 9%, ormai sfiorano il milione. Secondo lo studio è colpa del decreto sui flussi. Ma la presenza straniera è utile per le imprese che cercano manodopera a basso costo
In Lombardia un residente su 10 è straniero. E a Milano la proporzione è ancora maggiore: uno su sei.
Secondo il settimo rapporto dell'Osservatorio regionale per l'integrazione e la multietnicità la presenza dei non italiani è sempre più incidente.
I dati parlano chiaro: nel rapporto viene sottolineato un aumento di immigrati del 9,1% dal 1 luglio 2006 al 1 luglio 2007, il totale sfiora il milione, siamo ormai a quota 938 mila, un quarto di quelli che vivono in Italia.
Per Gian Carlo Blangiardo, della fondazione Ismu, occorre stabilire al più presto normative certe e precise. Per spiegare il concetto della crescita imponente della popolazione straniera, lo studioso ricorre al conto corrente: "Se si tenessero i soldi in banca con un interesse del 9% - ha detto - si raddoppierebbe il capitale in cinque anni".
Nella ricerca delle cause di questo aumento esponenziale, Blangiardo individua due elementi: il decreto flussi del 2006 che ha regolarizzato gli irregolari e il fatto che il numero di clandestini è diminuito meno del previsto: la previsione si fermava a 66 mila presenze in meno (sia per la disciplina dei flussi che per l'ingresso di Romania e Bulgaria nell'Unione Europea), mentre il calo mè stato solo di 8 mila unità, da 160 mila a 152 mila.
Del resto, ammettono gli stessi ricercatori, non è facile fermare questi ingressi, sia perché il bacino d'arrivo è molto vasto, sia perché è soprattutto fra gli immigrati che le impres epossono trovare lavoratori a 8-900 euro al mese.
I problemi nascono con la ricaduta e l'impatto sul territorio, dai problemi della casa a quelli della scuola. Ad esempio gli studenti non italiani sono il 9,2% del totale, 121.520 e crescono sempre.
Nello studio si rileva che, rispetto all'anno scolastico 2005/2006, gli immigrati sono aumentati del 16,4%, addirittura del 23% alle superiori. Il livello di istruzione degli stranieri è alto. Circa la metà è diplomato e cresce la percentuale dei laureati (sono ormai al 16,6%).
Un elemento che viene letto come un segnale d'integrazione. Anche nel mondo del lavoro dove gli stranieri imprenditori che nel 2006 erano 71 mila, cioè il 112% in più del 2000.
In salita anche l'occupazione femminile: il 5,4% delle donne ha una professione intellettuale contro l'1,7% degli uomini. I lavori più frequenti sono quelli di muratori, operai e camerieri, per le donne quelli di collaboratrice domestica o badanti.
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