Marijuana, Svizzera vota per liberalizzare
Giovanardi: a rischio le zone di confine

L'Italia teme il referendum anti-proibizionista sulla marijuana che si terrà domenica in Svizzera. Per il sottosegretario Giovanardi potrebbe aumentare il consumo nelle zone di confine

Domenica la Svizzera va al voto per decidere se liberalizzare la marijuana. Ma l'eventualità che il referendum sia vinto da chi sostiene l'uso della canapa indiana preoccupa, e non poco, l'Italia.
Timori in questo senso sono stati espressi da Carlo Giovanardi, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega alle tossicodipendenze, il quale teme per "un aumento del consumo e del numero dei tossicodipendenti nelle regioni a ridosso con il confine svizzero".
"Se le autorità svizzere sono allarmate per una vittoria nel referendum voluto dagli antiproibizionisti - spiega infatti il senatore - per la possibilità di un`invasione di consumatori alla ricerca di zone franche dove utilizzare marijuana, ancor più lo siamo noi che prevediamo, in quel caso, un aumento del consumo e del numero dei tossicodipendenti nelle regioni a ridosso con il confine svizzero. Già qualche anno fa - ricorda - un esperimento di liberalizzazione dei prodotti a base di cannabis in Svizzera determinò un preoccupante pendolarismo tra la Lombardia e il Canton Ticino, pericoloso non solo per la salute dei consumatori, ma anche per la sicurezza pubblica".
"Suona falso e demagogico lo slogan dei promotori, che recita 'politiche della canapa che siano ragionevoli e proteggano efficacemente i giovani', perché - conclude Giovanardi - la vera protezione per la salute dei giovani, considerati i devastanti danni neurologici, ormai documentati scientificamente, procurati dall`uso della marijuana e dell`hashish, è non usare mai alcun tipo di sostanze stupefacenti».

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