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Martedì 11 Dicembre 2012
Missaglia, corsa contro il tempo
per salvare l'asino Ibra
Il quadrupede, di proprietà di un contadino di Ossola, è destinato a trasformarsi in brasato per un pranzo in oratorio il prossimo gennaio. Per salvarlo, l'Enpa ha chiesto l'intercessione del parroco e si è offerta di acquistarlo. Pronto a pagarlo di tasca propria anche il sindaco Bruno Crippa.
A gennaio sarà infatti macellato e si trasformerà in brasato, piatto principale di un pranzo per i volontari dell'oratorio di Maresso e i sacerdoti del paese.
Al proprietario l'Enpa ha offerto soldi per acquistarlo, ma il contadino non ha voluto saperne. Pronto ad acquistarlo anche il sindaco Bruno Crippa, che lo affiderebbe a qualche amico con la promessa di salvarlo dal macello.
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Questa una delle lettere inviate a sostegno dell'asinello:
Caro parroco di Missaglia,
sono una persona che, dopo essersi occupata per anni di adolescenti affidati dal tribunale dei minori a un istituto dove lavoravo, a un certo punto della propria vita, in seguito a varei vicissitudini che non possono essere ricollegate a semplice casualità, ha deciso di dedicarsi ai diritti degli animali fondando un'associazione di volontariato legale, come opera sociale e caritatevole in soccorso non solo di altre creature di Dio, ma anche e soprattutto di tantissimi cittadini che li amano e che soffrono vedendoli massacrati ogni giorno per mano umana...Da convinta credente, non ritengo di peccare di presunzione quando affermo che nostro Signore non abbia creato gli animali per soddisfare vari appetiti dell'uomo, ma solo per affiancarlo e aiutarlo nella sua quotidiana fatica del vivere...
Di recente abbiamo appreso dalle parole di Papa Ratzinger, che nel presepe non ci sarebbero stati animali : non metto assolutamente in dubbio la parola del Santo Padre, ma per certo, però, noi Cristiani siamo abituati alla tradizione che raffigura Gesù Bambino riscaldato da un bue e da un asinello e a sapere, dai Vangeli, di Maria in viaggio per il censimento in groppa a tale paziente animale ! Gesù stesso entrò in Gerusalemme sempre accompagnato da un umile asinello. Per non citare San Francesco ...Cose che ci ha sempre insegnato la Chiesa e non certo inventate dall'uomo.
Perchè tutto questo preambolo?Perchè in questi giorni sta circolando un disperato appello, che sta facendo il giro del web a livello nazionale, dove si implora un contadino di Missaglia, sordo a qualsiasi supplica, di risparmiare un asinello da lui allevato , che dovrebbe essere trasformato in stufato per la parrocchia del paese! Uso il condizionale perchè non sono testimone diretta dei fatti e anche perchè mi sembra davvero impossibile che lei, signor parroco, accetterebbe che un animale tanto amato e citato più volte nelle scritture possa diventare pietanza per una festa ! Mi rendo conto che l'asinello in questione ha un proprietario e che non appartiene alla parrocchia, ma conosco anche molto a fondo la realtà di paesi come Missaglia dove la parola del parroco ha un peso notevole...
Mi appello a lei, perciò, perchè faccia opera di convincimento presso il propietario dell'animale perchè, nel caso in cui avesse davvero l'intenzione di farne un omaggio alla parrocchia, possa renderlo, invece, strumento preziosissimo per ben altro, più nobile e cristiano fine: se il povero asinello venisse risparmiato e venduto a chi da tempo lo sta chiedendo invano, sarebbe poi ospitato da una struttura nei pressi di Como, che offre pet terapy a bambini disadattati.
Sarebbe un grandissimo gesto di carità cristiana per due motivi: un regalo natalizio per dei bambini con grandissimi problemi e per tutte quelle persone che stanno soffrendo pensando alla fine di questo povero animale.
Un luogo comune afferma che chi si occupa di animali non ha a cuore gli esseri umani... Nella mia esperienza e per l'attività da me svolta in passato, invece, posso affermare, senza tema di smentita, assolutamente il contrario. Chi ha la sensibilità di occuparsi di animali è quasi sempre persona caritatevole, in primis, verso gli uomini. Al contrario, chi accusa i cittadini, che amano gli animali, di indifferenza verso l'uomo, spesso si crea solo un alibi per non aiutare proprio nessuno.
No, non voglio credere che la parrocchia di Missaglia possa accettare tale sacrificio di uno dei simboli del Natale nella nostra tradizione tanto amato dai bambini e , pensando proprio a bambini in difficoltà, fiduciosa di nuovo mi appello a lei...
Buon Natale.
Paola Suà
(pres. Comitato Nazionale UGDA - per contatti: www.comitatougda.it)
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