Molteno: un argine
alle sale da gioco

Il nuovo regolamento fissa una distanza minima rilevante, con pochi precedenti in zona: «Non potranno aprire sale giochi a meno di un chilometro da asili, scuole, biblioteche, luoghi di culto e parrocchiali, case di cura, né in edifici vincolati».

MOLTENO C'è la mano di «Qui Lecco libera» nel regolamento approvato dal consiglio comunale, che complicherà l'insediamento delle sale giochi in paese: come riferito dal sindaco Mauro Proserpio, l'associazione antimafia è stata interpellata dal Comune «per un valore aggiunto determinante».

Il regolamento arginerà le sale nuove, non quelle inserite negli esercizi pubblici esistenti: è stato infatti eliminato seduta stante il passaggio per obbligare i baristi a isolare in appositi locali le macchinette mangiasoldi separandole dalle restanti attività.
 
Il sindaco stesso ha parlato di «un'esplosione del fenomeno nel circondario» - a partire dal clamoroso caso di Oggiono - che il regolamento non può però fermare.

L'amministrazione è comunque corsa ai ripari. Il nuovo regolamento fissa una distanza minima rilevante, con pochi precedenti in zona: «Non potranno aprire sale giochi a meno di un chilometro da asili, scuole, biblioteche, luoghi di culto e parrocchiali, case di cura, né in edifici vincolati».
Non potranno inserirsi nemmeno nelle «civili abitazioni».
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Eco di Bergamo Il caso di Oggiono