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Sabato 19 Gennaio 2013
Monte Marenzo: Bettini
Si rinnova la solidarietà
Non si arresta la crisi della Bettini di Monte Marenzo che ha richiesto l'avvio dell'ultima annualità del contratto di solidarietà a sua disposizione. Il nuovo ammortizzatore sociale è stato richiesto per 62 degli 84 dipendenti della fabbrica.
L'ultimo ammortizzatore sociale è scattato a dicembre del 2012 e terminerà alla fine del 2013 e l'azienda, insieme al sindacato, esprimono parecchia preoccupazione per le prospettive di continuità quando sarà ultimato anche questo strumento che effettivamente è l'ultimo a disposizione dell'azienda, avendo già ampiamente usato la cassa integrazione ordinaria e straordinaria.
Il nuovo ammortizzatore sociale è stato richiesto per 62 degli 84 dipendenti della fabbrica. Si tratta dell'ennesima estensione dell'ammortizzatore sociale che all'inizio del 2012 era usato solo da 33 persone, per lo più addette al settore meccano tessile, e che a giugno ha toccato 53 persone, fino a raggiungere l'attuale limite massimo, coinvolgendo tutta la forza lavoro.
Alla cronica difficoltà del settore meccano tessile, che continua a subire la concorrenza dei paesi dell'Est e che da anni sta duramente colpendo la Bettini, si è aggiunta una flessione del mercato della ceramica che, a sua volta, sta vivendo una consistente riduzione degli ordinativi a danno della tenuta occupazione e della stessa tenuta aziendale. La Bettini, un'impresa storica del territorio, da anni sta passando dall'uso di un ammortizzatore sociale all'altro, prima la cassa integrazione ordinaria, poi quella straordinaria, fino all'avvio della solidarietà, nel tentativo di mettere a punto un piano di risanamento industriale, senza tuttavia perdere l'esperienza e la professionalità della propria manodopera.
Tuttavia i tempi stringono ed entro la fine dell'anno l'impresa dovrà prendere delle decisioni importanti per il suo futuro. Infatti, esauriti gli ammortizzatori sociali a propria disposizione, dovrà per forza continuare l'attività produttiva contando solo sulle proprie forze e non è scontato che questo comporterà anche un taglio del personale a meno di un'inversione di tendenza e di una ripresa del settore ceramica.
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