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Mercoledì 19 Novembre 2008
Morto uno degli accoltellati
nella lite avvenuta a Oggiono
Fatale un fendente al torace per il giovane di 23 anni. Ancora gravissime le condizioni del padre. S'aggrava la posizione dei due arrestati.
Il giovane, 23 anni, è morto martedì mattina nell’ospedale Niguarda a Milano, dove era stato trasportato d’urgenza e dove era ricoverato in prognosi riservata. Francesco Casapinta aveva ricevuto due fendenti al torace: fatale si è rivelata una di queste due coltellate, quella che aveva trapassato il ventricolo destro del cuore e che ha reso inutili gli sforzi dei medici.
Sono sempre molto gravi anche le condizioni di Pasquale, il padre di Francesco, anche lui raggiunto da alcune coltellate: si trova ancora all’ospedale «Mandic» di Merate, dove è ricoverato in prognosi riservata.
Era la sera di venerdì 7 novembre. Pasquale e Francesco Casapinta, insieme, avevano raggiunto via XXV aprile per incontrare Vito Matranga, 32 anni, con il quale avevano "ruggini" di natura familiare che duravano da anni e che i due volevano provare a chiarire.
Matranga era sceso in strada, portandosi dietro un coltello che teneva in tasca. La discussione era presto generata: a quel punto, in base alla ricostruzione dei carabinieri, era iniziata una colluttazione tra il Pasquale Casapinta e Matranga che aveva preso di tasca il coltello, ferendo padre e figlio.
Vito Matranga era stato arrestato poco dopo dai carabinieri di Oggiono con l’accusa iniziale di lesioni gravissime pluriaggravate. Con lui era finito in manette anche Paolo Carini, di 20 anni, accusato di favoreggiamento per aver aiutato il Matranga a nascondere il coltello e a ripulire la scena. La loro posizione sembra destinata ad aggravarsi.
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