
Economia / Sondrio e cintura
Sabato 22 Febbraio 2014
Nell’edilizia in quattro anni
si sono persi mille posti
La Cgil: «Salto all’indietro di oltre un ventennio». Calo nei salari di 12 milioni di euro
FORCOLA
Meno 15% per le imprese attive, meno 27% di occupati e un calo di 12 milioni di euro nella massa salariale. E il peggio non è ancora passato.
L’edilizia è stato il primo settore a fare scattare l’allarme crisi, e tutto lascia pensare che non sarà il primo a uscire da questa situazione.
Il calo del numero di gru nei paesi e nelle città, dalla fine del 2008, è un chiaro indicatore della sofferenza in quello che, per decenni, è stato definito il settore trainante dell’economia locale. I numeri evidenziati ieri a Forcola da Mauro Romeri, segretario uscente della Fillea-Cgil di Sondrio, nel congresso di categoria, sono devastanti.
«Il settore edile in provincia di Sondrio è passato dal massimo storico del 2009 ai numeri pre alluvione del 1987: un salto all’indietro di oltre un ventennio - ha spiegato -. Il confronto sui dati della Cassa edile fra il 2009 e lo scorso mese di dicembre è esemplare. Si sono perse centinaia di imprese attive, con un calo del 14,7%, e la media mensile degli occupati è scesa da 3.470 a 2.516. Si sono persi 12 milioni di salari, con la diminuzione da 51 a 39 milioni di euro all’anno».
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