Premana: rilevatori di gas
Continua la vendita sospetta

Dopo il caso di Ballabio della scorsa settimana, sono riprese le vendite porta a porta di apparecchi per la rilevazione di fughe di gas. A Premana sono intervenuti i carabinieri per controllare come avvengono le proposte di acquisto. Intanto in Valle il sospetto e la diffidenza dei cittadini aumentano.

PREMANA - Dopo il caso di Ballabio della scorsa settimana, che ha portato alla segnalazione all'autorità giudiziaria di due venditori di apparecchi rilevatori di fughe di gas, continuano le visite a domicilio degli addetti della stessa ditta bresciana.
I venditori del resto non stanno trovando una buona accoglienza in Valle, dove i cittadini sono sempre più sospettosi e diffidenti sulla loro attività. Con il pretesto di controllare l'impianto del gas, continuano a proporre l'acquisto del loro rilevatore, a meno di 200 euro.
Così ieri a Premana, durante la visita porta a porta, i due addetti sono stati raggiunti dai carabinieri di Casargo, che hanno voluto accertare come si svolgeva la proposta di acquisto e li hanno denunciati. Il Comune e i carabinieri erano stati avvisati dalla ditta della vendita nelle case, consentita dalla legge, ma il controllo mirava a scongiurare l'ipotesi di tentata truffa, come nel caso di Ballabio. Intanto la campagna di manifesti di Acel ha fatto effetto. Diverse persone non hanno accettato la proposta a scatola chiusa.

Tutti i particolari sull'edizione di oggi de La Provincia di Lecco

© RIPRODUZIONE RISERVATA