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Venerdì 06 Febbraio 2009
Provincia contro ambientalisti
sul caso dei cormorani killer
Il presidente Virginio Brivio respinge le critiche e spiega perché il piano di contenimento è necessario per salvaguardare le specie ittiche locali: <Ne saranno eventualmente eliminati 15 contro i 150 della vicina provincia di Como>
Il presidente Virginio Brivio difende il provvedimento. «Abbiamo deciso in questo senso non per contenere la diffusione del cormorano, ma per evitare che si nutra di particolari specie ittiche che stazionano in determinati luoghi, impoverendo il patrimonio ittico e alterando l’equilibrio». Sottolineando che il piano ha ottenuto il benestare dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale e il parere favorevole del Parco Adda Nord , Brivio sostiene che «si tratta di un intervento pilota più articolato e differente rispetto a interventi simili praticati in Italia. Il numero di esemplari massimo che eventualmente potrebbe essere abbattuto nel corso dell’anno è di 15 esemplari sul fiume Adda e di altri 16 sul Lario. La vicina Provincia di Como, che da 4 anni effettua abbattimenti, per quest’anno è autorizzata ad abbattere fino a 150 cormorani». Che sia una politica giusta, sostiene Brivio, è dimostrato dal fatto che il pescato dal 1996 ad oggi è aumentato del 30 per cento. «E questo grazie alle limitazioni all’attività di pesca dilettantistica e professionale; l’istituzione di zone di protezione e ripopolamento; gli impianti artificiali di frega; gli interventi sui derivatori responsabili delle repentine oscillazioni di livello del Lario; la collaborazione con la navigazione pubblica affinché le motonavi tengano velocità e rotte volte a ridurre eventuali danni alla riproduzione>.
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