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Domenica 23 Marzo 2008
"La Pasqua di Cristo unica speranza
per questo mondo fragile e smarrito"
L'omelia pasquale del prevosto Cecchin: "Cristiano, accendi la tua piccola luce alla luce del Risorto, per illuminare con gli altri il mondo intero a partire dalla tua casa, dalla tua e mia comunità di San Nicolò e dalla tua e dalla mia città di Lecco"
Chissà perché si tengono buone soltanto le notizie cattive? E non si prende sul serio l’unica buona e lieta notizia?
L’unica buona e lieta notizia è il fatto che Gesù è davvero risorto. Abbiamo la testimonianza credibile delle donne e degli Apostoli. Nessuna notizia è più importante della resurrezione di Gesù, perchè nessun fatto della storia dell’umanità è più importante di essa.
Cristo davvero risorto è il fondamento della nostra speranza di vita, di quell’ottimismo di luce che attraversa ogni tristezza e ogni limite.
La resurrezione di Gesù non è un fatto immaginato, suscitato dal desiderio, ma è un evento reale, obiettivo, accaduto e testimoniato nella storia.
Il cristianesimo prima di essere dottrina, prima di essere morale, è una vita nuova che scaturisce dal Cristo risorto vincitore della morte.
Il cristianesimo si fonda su un fatto inaspettato ma certo: quel Gesù di Nazareth, che è morto, il terzo giorno è resuscitato e in Lui anche noi, un giorno risorgeremo.
Questo è l’evento fondamentale da cui discende tutto il resto: è il cuore che fa sgorgare il senso del nostro credere e del nostro impegnarci in questo mondo bello ma contradditorio.
La Pasqua di Cristo è l’unica realtà che può dare speranza a questo mondo smarrito e fragile: la può dare a ciascuno di noi, alle nostre famiglie e alla società intera.
La vita nuova scaturita dal Cristo risorto non è una soluzione semplicistica e nemmeno miracolistica della vicenda umana, ma è l’unica soluzione seria e credibile per ogni aspetto della nostra esistenza.
Nel Risorto crocefisso - se ci pensiamo bene - tutto l’essere umano viene accolto: dolori e gioia, morte e vita, l’esperienza del limite e del desiderio dell’infinito, il tempo e l’eternità.
Diamo spazio a Gesù Cristo davvero risorto perché la nostra esistenza sia rinnovata profondamente. Lasciamolo vivere dentro di noi: Cristo risorto ci dà la capacità di amare in modo gratuito ponendo gesti nuovi.
Non prendiamo la scusa che il mondo è cattivo, ma poniamo in essere gesti di bontà, di perdono, di giustizia, di amore e di fraternità.
Mi è rimasta impressa l’immagine del Vescovo americano Fulton Sheen il quale diceva: «Se, in uno stadio di calcio completamente avvolto nel buio, ciascuno insieme agli altri, nello stesso momento accendesse un fiammifero tutto lo stadio sarebbe illuminato con una grande e immensa luce».
Cristiano accendi la tua piccola luce alla luce del Risorto, per illuminare con gli altri il mondo intero a partire dalla tua casa, dalla tua e mia comunità di S. Nicolò e dalla tua e dalla mia città di Lecco.
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