
Homepage / Sondrio e cintura
Giovedì 23 Maggio 2013
Scuola, presidi part-time
in bilico undici dirigenti
L'anno scolastico volge al termine, ma l'emergenza dei presidi reggenti rimane irrisolta. Una questione che rischia di ripresentarsi puntuale dopo le vacanze estive alla ripresa delle lezioni con ancora dei posti vacanti ai vertici di alcune scuole di Valtellina e Valchiavenna
SONDRIOL'anno scolastico volge al termine, ma l'emergenza dei presidi reggenti rimane irrisolta. Una questione che rischia di ripresentarsi puntuale dopo le vacanze estive alla ripresa delle lezioni con ancora dei posti vacanti ai vertici di alcune scuole di Valtellina e Valchiavenna.
14 sono i dirigenti "part-time" che sul nostro territorio da settembre si sono visti costretti a dividersi su più sedi, dopo che il consiglio di Stato (Cds) ha "congelato" l'immissione in ruolo dei docenti che in Lombardia avevano superato il concorso, messo sul banco degli imputati da un ricorso al Tar - annosa vicenda che si trascina dal 18 luglio scorso - per la presunta trasparenza delle buste che contenevano le prove scritte.
Anche il mondo della scuola provinciale guarda con ansia al 4 giugno, data entro cui il Cds dovrebbe finalmente pronunciarsi e stabilire se accogliere o respingere il ricorso al Tar che sta tenendo in scacco più di 400 docenti in Lombardia.
Tra questi ci sono anche 11 insegnanti valtellinesi, tutti potenziali presidi avendo superato a pieni voti il concorso messo sotto inchiesta: sono Enrico Piasini, Antonino Costa, Angelo Grassi, Daniela Russo, Gianmaria Toffi, Raimondo Antonazzo, Catia Baroncini, Massimo Minnai, Elena Panizza, Savatore La Vecchia e Bruno Speckenhauser.
Ma 11, se la situazione dovesse rimanere quella attuale, non sarebbero però sufficienti per andare a coprire tutte le sedi vacanti oggi guidate da 14 presidi part-time. Non senza difficoltà e sacrifici, come racconta chi l'ha vissuta e la sta tuttora vivendo in prima persona: «Certamente dirigere, come nel mio caso, due istituti comprensivi non è semplice - dice il preside del comprensivo "Paesi orobici" di Sondrio Carlo Zanesi, reggente al comprensivo di Chiesa Valmalenco -: il lavoro raddoppia, ma anche le difficoltà organizzative e non solo quelle».
Un'esperienza particolare con i suoi lati positivi e negativi. Tra quest'ultimi, per Zanesi, «l'impossibilità di stare più a contatto con i ragazzi, di andarli a trovare in classe. Materialmente mi è mancato il tempo di farlo, com'era mia consuetudine, perché la burocrazia me l'ha impedito». D'altro canto, però, si dice fortunato avendo trovato nella scuola in cui è stato nominato reggente, al comprensivo di Chiesa Valmalenco «un'ottima segreteria, altrettanto lo staff docenti, nonché un territorio, come quello malenco, molto attento alle iniziative scolastiche e molto collaborativo. Tutto ciò ha indubbiamente facilitato il mio compito». In tal senso, giudica, «assolutamente arricchente» l'esperienza di preside "part-time", auspicandosi però l'emergenza rientri. «Al di là dell'aspetto giuridico che non è di mia competenza, spero che il Cds si pronunci affinché questi nuovi dirigenti possano almeno a settembre prendere incarico, perché con la loro presenza si stabilizzerebbe il sistema istruzione locale».
© RIPRODUZIONE RISERVATA