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Martedì 08 Gennaio 2013
Scuole materne senza fondi
a rischio le sezioni "primavera"
Sezioni primavera a rischio scomparsa per il mancato finanziamento dello Stato. A suonare il campanello d'allarme è Carlo Zanesi, dirigente scolastico dell'istituto comprensivo "Paesi orobici" di Sondrio.
Sondrio - Sezioni primavera a rischio scomparsa per il mancato finanziamento dello Stato. A suonare il campanello d'allarme è Carlo Zanesi, dirigente scolastico dell'istituto comprensivo "Paesi orobici" di Sondrio. «Il destino della sezione primavera è a rischio e lancio un grido d'allarme forte nella speranza che si intervenga entro breve per garantire almeno per quest'anno l'apertura della scuola e l'erogazione del servizio sino all'arrivo dell'estate» tuona Zanesi.
Ad oggi il ministero dell'Istruzione non ha ancora confermato l'erogazione del contributo destinato a questa sperimentazione che si traduce in un servizio rivolto ai bambini dai 24 ai 36 mesi attivo sul nostro territorio in due scuole statali, oltre che in alcuni istituti paritari: alla scuola dell'infanzia di via Gianoli del comprensivo diretto da Zanesi e all'istituto di Tirano.
E nonostante la più totale incertezza del contributo economico per l'anno in corso, il ministero ha dato alle famiglie, per le nuove iscrizioni 2013-2014, la possibilità di scegliere questo servizio riservandosi però, come si legge nella circolare del 17 dicembre scorso che disciplina la materia, «di fornire indicazioni in merito alle iscrizioni non appena sarà siglato il nuovo accordo in Conferenza unificata essendo quello attuale in scadenza a fine 2012-2013».
Il servizio è molto richiesto in città, «utile alle famiglie e ai bambini che cominciano così ad inserirsi e a muovere i primi passi all'interno del pianeta scuola, prima di iniziare la materna» prosegue spiegando come sono andati i fatti. Quando questa sperimentazione è partita sei anni fa «il contributo riconosciuto alle sezioni Primavera era di 30mila euro che lo scorso anno si è dimezzato a 15mila euro. Solamente il tempestivo e straordinario intervento economico del Comune di Sondrio ha permesso di poter proseguire».
Ma per l'anno in corso, a cinque mesi dall'inizio del servizio, pone l'accento uno Zanesi fortemente preoccupato per gli scenari futuri, «da Roma non ci hanno fatto sapere quando, ma soprattutto quanto ci sarà riconosciuto. E non si può pensare di gravare sempre e ancora sulle casse comunali quando questo è un compito che spetta allo Stato». Se, come si teme però, la risposta dovesse essere negativa, non resterà che chiudere.
«Che avessero almeno la correttezza di dire "Basta. Non ci sono più fondi" e la sperimentazione non va più avanti». Invece no: «Per le nuove iscrizioni all'anno scolastico 2013-2014 ci stiamo limitando a raccogliere i nominativi delle famiglie interessate spiegando loro che al momento non ci sono certezze neppure sul presente. Fuguriamoci sul futuro» denuncia il dirigente.
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