Strage in hotel di Mumbai
Italiani fra gli staggi

E' di almeno un'ottantina di morti e di 900 feriti il tragico bilancio di una serie di attacchi armati e dinamitardi messi a segno  a Mumbai (ex Bombay), in India. Lo ha affermato un rappresentante delle autorità indiane. Fra gli obiettivi presi di mira, due hotel di lusso, un ristorante frequentato da turisti e una stazione ferroviaria. L'azione terroristica è ancora in corso. Gli assalitori avrebbero preso nei due alberghi decine di ostaggi, scegliendoli tra le persone con passaporto Usa e britannico. Johnny Joseph, un responsabile dello Stato del Maharashtra, di cui Mumbai è la capitale, ha spiegato che il bilancio dei molteplici attacchi potrebbe aggravarsi. Gli assalitori hanno aperto il fuoco in due hotel di lusso, il Taj Mahal e l'Oberoi. Hanno anche attaccato la stazione Chhatrapati Shivaji situata nel sud della città e il ristorante Leopold's. In seguito hanno preso d'assalto il quartier generale della polizia nel sud della città. nella notte l'esercito ha attaccato gli hotel, che sono in fiamme. Centinaia di persone sono in fuga.
A.N. Roy, un alto responsabile della polizia, ha spiegato che degli agenti erano ancora impegnati in scontri a fuoco con gli assalitori. "I terroristi hanno usato armi automatiche e in alcuni punti sono state lanciate delle granate", ha dichiarato Roy. Mumbai è stata spesso teatro di attentati, di cui una serie di esplosioni che nel luglio 2007 provocarono 187 morti. Sajjad Karim, membro di una delegazione europea in visita a Mumbai, in vista di un summit Ue-India, ha dichiarato all'agenzia di stampa britannica Press Association che diversi parlamentari europei e lui stesso erano barricati all'interno dell'hotel Taj Mahal. La Farnesina ha intanto confermato ad Apcom la presenza a Mumbai di una donna italiana insieme alla figlia di pochi mesi. La donna si sarebbe trovata nei pressi o all'interno di uno degli hotel attaccati. Ma gli italiani presenti nella zona sarebbero molto di più, circa 200.