Talamona, oggi la cremazione
di Mario Ciaponi: chiuso il «giallo»

Nei giorni scorsi l’abitazione dell’ex panettiere è stata dissequestrata. Ed è facile intuire che, a questo punto, si chiuderà a breve con un proscioglimento l’inchiesta aperta a carico di Teresa Possidente, 63 anni, la donna convivente che aveva raccontato di avere trovato l’uomo senza vita in fondo alle scale in una pozza di sangue

Talamona

Oggi alle 7, dal cimitero di Talamona, il feretro di Mario Ciaponi, 77 anni, morto lo scorso 15 dicembre nella sua abitazione di via don Cusini partirà alla volta del Tempio Crematorio Lombardo di Albosaggia, dove si procederà alle operazioni di cremazione, come da volontà della famiglia del defunto ex panettiere. Non ci sarà infatti, alcun funerale. Nei giorni scorsi la sorella del valtellinese, Cesarina di 69 anni, ex infermiera in pensione, residente nella frazione morbegnese di Paniga, quando era emersa la notizia che la convivente dell’uomo era indagata per l’ipotesi di omicidio volontario, ci disse che ancora attendeva il via libera dai magistrati per la restituzione della salma che si trovava, in via momentanea, all’interno di un loculo del camposanto talamonese.

Il via libera, alla luce dell’esito dell’autopsia eseguita nei mesi scorsi dall’anatomopatologo Luca Tajana dell’Istituto di Medicina legale dell’Università di Pavia, è ora arrivato: secondo il perito si è trattato di una morte naturale e, pertanto, la Procura ha dato l’ok alla consegna del corpo ai familiari del deceduto.

Nella prima mattinata di oggi, dunque, gli addetti della società di Onoranze Funebri Peretti di Morbegno provvederanno a prelevare la salma e a portarla sino ad Albosaggia. Per l’addio di Mario nessun funerale, ma unicamente la cerimonia funebre che si è svolta lo scorso dicembre al cimitero con la sola sorella Cesarina e alcuni stretti parenti, alcuni dei quali erano appositamente giunti dalla provincia di Bergamo dove risiedono. Nel frattempo, nei giorni scorsi, l’abitazione di Ciaponi è stata dissequestrata. Ed è facile intuire che, a questo punto, si chiuderà a breve con un proscioglimento l’inchiesta aperta a carico di Teresa Possidente, 63 anni, la donna convivente che aveva raccontato di avere trovato l’uomo senza vita in fondo alle scale in una pozza di sangue.

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