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Mercoledì 23 Gennaio 2013
Treni, altra giornata di disagi
E scoppia il caso rimborsi
A meno di un mese dalle due settimane storiche di disagi, ieri si è ricominciato con i disservizi. Ieri la "maglia nera" spetta al treno 2565 che avrebbe dovuto raggiungere Milano Centrale alle 11.40: in realtà il treno non solo non è mai partito da Tirano. E naturalmente proteste dei pendolari
Sondrio - Anno nuovo, stessi disagi e vecchi disservizi per i pendolari che viaggiano in treno sulla linea Tirano-Milano: anche, ieri, infatti, treni in pesante ritardo fin dal primo mattino.
E così a meno di un mese dalle due settimane storiche di disagi, ieri si è ricominciato con i disservizi.
La "maglia nera" spetta al treno 2565 che avrebbe dovuto raggiungere Milano Centrale alle 11.40: in realtà il treno non solo non è mai partito da Tirano.
Ma nell'attesa dell'arrivo di un nuovo convoglio, il ritardo alla fine ha toccato i 50 minuti di ritardo, anche a causa di un guasto che ha costretto il personale di Trenord a sostituire il treno originariamente previsto.
Un altro inconveniente ha poi interessato il convoglio 2569 in partenza da Tirano alle 13.10: al ritardo accumulato a causa del mancato rispetto della puntualità del treno corrispondente si è aggiunto un guasto al sistema delle porte e così l'arrivo ha Milano è avvenuto 32 minuti oltre l'orario previsto.
A completare la mattinata da incubo, il treno 2556 da Milano a Tirano, partito alle 10.20 e giunto nella città abduana con 29 minuti di ritardo, mentre nel primo pomeriggio il convoglio 2560 da Milano a Tirano è arrivato con 14 minuti di ritardo.
Poi, da metà pomeriggio, come riportato dal sito di Trenord, la circolazione è tornata regolare su tutta la direttrice e i treni hanno viaggiato in orario o comunque con ritardi contenuti nel limite di cinque minuti.
Resta il fatto che i disagi di ieri non sono purtroppo una novità per i pendolari di Valtellina e Valchiavenna che scelgono il treno e si vanno ad aggiungere all'altra mole di disservizi che lo scorso mese di dicembre hanno praticamente messo in ginocchio il trasporto di passeggeri su rotaia in Lombardia a causa di un malfunzionamento del sistema informatico dei turni.
Proprio a questo proposito è già piena bagarre sulla questione dei bonus e dei rimborsi che Trenord ha annunciato di voler erogherà a febbraio come rimborso dei disagi subiti in seguiuto al passaggio della gestione elettonica dei turni dei macchinisti.
Ma la promessa rischia di diventare un altro fronte di scontro. Innanzitutto, precisano i vari comitati di pendolari, i disagi sono proseguiti fino al 6 gennaio e non si sono limitati alla settimana dal 9 al 15 dicembre come invece sostiene Trenord, «a causa - sostengono proprio i pendolari - della decisione proprio di Trenord di tagliare molte corse su gran parte delle linee suburbane. Ciò ha comportato una riduzione del 50% delle corse. Non essendo stati concordati con la Regione, questi tagli si configurano come vere e proprie soppressioni e come tali andranno considerati ai fini del calcolo delle penali alla Regione e del bonus di gennaio agli utenti».
Bonus e rimborsi sui quali peraltro non c'è un pieno accordo.
«Tutte le decisioni - proseguono i pendolari - su entità e modalità di erogazione di bonus e rimborsi sono state prese in piena autonomia da Trenord. L'incontro tra l'azienda e i rappresentanti dei viaggiatori ha avuto solo carattere informativo: non c'è stata alcuna contrattazione, né tantomeno alcuna approvazione scritta o orale da parte nostra. A ciascuno, dunque, le sue responsabilità». Lo scontro prosegue.
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