Usa, Babbo Natale piange: "I bimbi
chiedono casa e lavoro per i papà"

I segnali della crisi contagiano anche Babbo Natale. Negli Usa, ad esempio, chi interpreta il popolare personaggio rivela che sempre più spesso i bambini invece di un giocattolo chiedono un  lavoro per il padre o i soldi per ricomperare la casa

Tempi gram anche per Babbo Natale. Che per una volta è costretto a commuoversi sul serio e fare i conti con la crisi reale, con le difficoltà delle famiglie che finiscono per ricadere anche sui bambini.
Accade negli Stati Uniti dove alcuni bambini, quando saltano in braccio a Babbo Natale, chiedono qualcosa di diverso dal solito regalo. Invece di un giocattolo vogliono un lavoro per papà o dei soldi per aiutare la mamma a ricomprare la casa.
La storia arriva dal Sud Carolina: Joe Jackson, che da diciannove anni indossa la giacca rossa e il berretto con il pon pon per allietare feste private e pubbliche, confessa tutta la sua emozione: "Dietro questa barba si vedono cose che nessun altro osserverà o sentirà. Ho incontrato bambini che letteralmente mi hanno spezzato il cuore".
La crisi economica sta portando molte famiglie ad affrontare uno dei Natali più duri della loro vita. E questo significa che Babbo Natale, da confidente privilegiato per così tanti bimbi sotto i 10 anni, in questi giorni sta ascoltando molto di più delle richieste per una Nintendo Wii o per una Barbie. I bambini hanno molta fiducia in lui, spesso gli chiedono di risolvere situazioni. E sanno che può esaudire i loro desideri", spiega il californiano Timothy Connaghan che ha interpretato questo personaggio per quarant'anni e che, nella sua scuola, la "School 4 Santas", ha 'addestrato' oltre 1.500 Babbi Natale.
A tutti i suoi allievi ha insegnato, ad esempio, di ricordare che un buon Babbo Natale non può promettere soldi o un nuovo lavoro, per far diventare veri i sogni di Natale, "ma può raccontargli che le cose andranno sempre meglio".
Un aiuto, una consolazione di cui hanno bisogno non sono solo i bambini. I sondaggi sono concordi nell'affermare che nelle imminenti festività natalizie i consumatori spenderanno meno.
Clima diverso in molti centri commerciali americani, riportano i media di oltreoceano. Nel centro Operation Santa Claus, in Louisiana, dove un gruppo di volontari risponde alle 250 lettere che ogni giorno i bambini spediscono a Babbo Natale, dai bambini si riscontrano segnali diversi da un tempo: "Non chiedono la console Wii o la Xbox - spiega Denise Griffiths, una volontaria del centro - Chiedono oggetti per la cura personale, oggetti per la scuola e anche indumenti caldi". E allora, come spiega ancora Timothy, l'"allenatore" di Babbi Natale, bisogna lasciare che i bambini dopo l'abbraccio se ne vadano più contenti di quando erano arrivati. "I bambini - spiega - tendono ad assorbire molte delle preoccupazioni dei loro genitori. Non capiscono sempre di che tipo di preoccupazioni si tratti e qualche volta le abbelliscono".
Web: http://www.realsantas.com/iusc.htm www.operationlettertosanta.com/

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