Valmadrera: le aziende
si paghino i ponticelli

Gli imprenditori che già fronteggiarono la memorabile furia e i danni del nubifragio nel luglio del 2009, ora dovranno ripagarsi i ponti per poter continuare a lavorare nella zona industriale al di là del Rio Torto

VALMADRERA Cornuti - come si suol dire - e mazziati: gli imprenditori che già fronteggiarono la memorabile furia e i danni del nubifragio nel luglio del 2009, ora dovranno ripagarsi i ponti per poter continuare a lavorare nella zona industriale al di là del Rio Torto.

Il conto è stato presentato loro in un vertice con l'amministrazione comunale: «Hanno fatto di necessità virtù - tira le somme il sindaco, Marco Rusconi - tanto per restare ai proverbi». Le cifre in gioco sono decisamente rilevanti: «Si parla di quasi 300 mila euro per uno dei due ponti - conferma Rusconi - cioè, quello cosiddetto della "Metalmanzoni", e di circa 200 mila euro per l'altro, che dà accesso alla concessionaria auto, all'atelier d'arredamenti e ad altre aziende con sede nella medesima zona produttiva».

Spiegato in breve, il motivo del salasso è semplice: dopo il nubifragio gli enti pubblici hanno investito sul fiume, eseguendo interventi per ridefinirne il letto e consentire perciò all'acqua di defluire meglio anche in condizioni critiche; così ridisegnato, l'alveo non è più adatto ai ponti esistenti, che vanno adattati alle nuove dimensioni del corso d'acqua sottostante.

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Eco di Bergamo La cronaca del nubifragio