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Martedì 04 Giugno 2013
Voto, la Lega replica al Pdl
"Sconfitti per accordi impossibili"
Grillo Della Berta: il punto sta tutto nel capire il «perché di questa divisione e, io parlo per la mia parte, la Lega Nord, sempre disposta e disponibile a un unione tra forze politiche di centrodestra ed espressioni civiche».
SONDRIONon si placano dibattito e polemiche nel centro-destra dopo l'esito delle elezioni amministrative nel capoluogo: il fatto che Pdl e Lega abbiano corso separatamente ha sancito la loro sconfitta e confermato alla guida di Sondrio, il sindaco uscente Alcide Molteni alla carica di primo cittadino, ma sulla sconfitta nessuno si prende la diretta responsbilità. E così anche la Lega respinge al mittente - il Pdl - le accuse sulla causa della "fatale" divisione.
«L'ovvietà del momento - ha sottolineato ie ri in un anota Lorenzo Grillo Della Berta, segretario cittadino della Lega Nord e candidato sindaco alle recentissime elezioni amministrative - è dire che il centrodestra ha perso perché si è presentato disunito. Non bisogna essere degli strateghi politici per capire che questa è una verità cristallina».
Il punto - spiega Grillo Della Berta - sta tutto nel capire il «perché di questa divisione e, io parlo per la mia parte, la Lega Nord, sempre disposta e disponibile a un unione tra forze politiche di centrodestra ed espressioni civiche».
Una disponibilità maturata anche dopo alcuni confronti interni tra i componenti del partito e che poi non è mai venuta meno da parte della Lega Nord.
Anzi, la Lega «era pronta ad appoggiare la candidatura a sindaco di Antonio Grimaldi - sottolinea Grillo Della Berta - come esponente di una coalizione dalla personalità civica, in modo che l'espressione partitica, pur presente, risultasse un poco defilata o per lo meno non preponderante», coalizione che «garantiva le maggiori possibilità».
L'accordo è poi saltato, l'alleanza si è sfaldata e Grimaldi ha ritirato la sua candidatura: ora, come alcune settimane orsono, la Lega Nord vuole ribadire di non avere alcuna responsabilità su quanto accaduto: «La Lega non ha avuto alcuna responsabilità: - ha precisato Lorenzo Grillo Della Berta - è stata una tegola che a poca distanza dalle elezioni ci è caduta in testa e ci ha costretto a rivedere in fretta e furia la nostra strategia. Non mi soffermo sui reali motivi che hanno portato al ritiro della candidatura civica: l'unica certezza è che la Lega Nord ha subito la situazione perché noi dopo aver approvato questa operazione eravamo assolutamente convinti di andare avanti senza alcun tentennamento».
Tentennamenti che invece sono arrivati da altre forze politiche e dunque l'unica soluzione plausibile è stata quella di una Lega Nord pronta a correre da sola e con Lorenzo Grillo Della Berta come candidato sindaco.
«L'altra forza politica del centrodestra - ha concluso Della Berta - ha traccheggiato per qualche tempo, senza fornire grandi definizioni strategiche. Ormai a poche settimane dalle elezioni, con il tempo che stringeva, abbiamo sentito il peso di una responsabilità verso i militanti e verso i nostri elettori. Non potendo più aspettare, dopo gli ultimi frenetici contatti con la segreteria nazionale, decidiamo di presentare la mia candidatura».
Una corsa solitaria della Lega Nord dopo 15 anni perché a dispetto della «nostra piena disponibilità per una coalizione questa non si è realizzata per motivi estranei alla nostra volontà. E, dopo l'ufficializzazione della mia candidatura non è stato più possibile considerare altre ipotesi di alleanza giunte ormai fuori tempo massimo».
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