
Sport / Tirano e Alta valle
Lunedì 07 Agosto 2017
Armellini insaziabile: un oro e un argento
Skiroll, secondo venerdì nella sprint Junior, ha replicato ieri con il primo posto nella team sprint iridata. «Quando Francesco è arrivato in testa al rettilineo finale ho cominciato a urlare ed è stato bellissimo».
Insaziabile Mattia Armellini ai Mondiali juniores di skiroll a Solleftea in Svezia. Dopo l’argento di venerdì, ieri il sondalino ha vinto l’oro nella team sprint col cuneese Francesco Becchis. È stata una gara emozionante, nella quale i due azzurri sono sempre stati nel gruppo di testa con Svezia, Norvegia e Russia. Armellini e Becchis hanno deciso di impostare la gara in modo da arrivare a giocarsi le medaglie allo sprint. Armellini ha dato il cambio in prima posizione e Becchis allo sprint finale ha staccato tutti, vincendo nettamente sulla Svezia di Johansson e Persson.
Terzo posto per la Russia. «Abbiamo fatto il primo giro gestendoci, - ha detto Mattia a Fondoitalia -. A metà il russo è andato davanti a tirare il gruppo. Io non l’ho mai mollato e ho visto che in discesa, stando in scia, si guadagnava molto. Ho fatto il secondo giro dietro al russo, mentre Francesco nel suo è rimasto più passivo cercando di risparmiare le energie in vista del probabile sprint finale. Nel terzo giro ho visto che i miei avversari non erano così brillanti, quindi ho provato a dare il tutto per tutto in salita e sono riuscito a staccarli di qualche metro. Nella discesa però si sono quasi riaccodati, ma sono riuscito comunque a dare il cambio per primo a Francesco. Lui è arrivato con il gruppo compatto all’ultima curva, un tornantino, e li ha fatto una vera e propria magia: ne ha infilati tre in una sola curva, ha preso il rettilineo finale per primo e non ce n’è stato più per nessuno. A quel punto ho iniziato a urlare “è oro, è oro”. È stato bellissimo».
Già venerdì però si era capito che la spedizione nel Nord era cominciata bene, quando Mattia è stato capace di portare a casa l’argento della prova sprint. L’atleta sondalino, 20 anni appena compiuti, cresciuto nella Polisportiva Le Prese, dopo aver esordito nello Sci Club Alta Valtellina e fresco portacolori delle Fiamme Oro, ha conquistato una splendida medaglia d’argento nella sprint Junior maschile. Lo skirollista è stato sconfitto in finale dallo svedese Adam Persson, parso imbattibile. Bella è stata tutta la condotta di gara da parte di Armellini, secondo dietro a Lylov dopo le qualificazioni.
Nelle batterie si era comportato benissimo, eliminando come da pronostico Poromaa agli ottavi, ripetendosi nei quarti contro il pericoloso Artem Kuvardin e spuntandola in semifinale su Andrey Gusev. In finale, però, contro l’atleta di casa non ha potuto far nulla. Un argento che rappresenta comunque il modo migliore per festeggiare l’ingresso in Polizia.
Era un Mattia Armellini molto soddisfatto quello che ha parlato a Fondoitalia al termine della sprint mondiale di Solleftea: «Sono contento – ha affermato l’azzurro –. Sono partito dall’Italia con l’intento di fare bene e salire sul podio. Nella qualifica ho fatto una buona prestazione, ero molto concentrato. Poi purtroppo, come spesso mi capita, ho perso qualcosa, soprattutto tecnicamente, nelle batterie perché non sono ancora abituato a fare gara sull’uomo, soffro un po’ mentalmente». Nonostante ciò l’azzurro è giunto fino alla finale, dove è stato sconfitto dallo svedese Adam Persson. «In finale ho fatto bene nella prima parte – ha spiegato Mattia –, fino metà gara ero avanti, poi quando lo svedese ha allungato non sono riuscito a tenerlo. Era alto e grosso, un bel metro e novanta, rispetto a me che sono e resterò nanetto (ride, ndr)».
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