Maria e Francesco due cuori e una... corsa: «Una storia d’amore»

Lei è Righetti, lui è Bona e sono moglie e marito. Hanno due bimbi bellissimi ai quali trasmettere la passione.

La corsa nel sangue e una intensa vita da genitori. Maria Righetti e Francesco Bona rappresentano una delle coppie più belle e vincenti dello sport lecchese. Maria, classe ’85 bandiera dell’Atletica Lecco Colombo Costruzioni, la mattina insegna educazione fisica alle scuole medie di Oggiono, mentre il pomeriggio si districa tra i ruoli di mamma e allenatrice, senza dimenticare l’allenamento personale. Francesco, biellese di 2 anni più grande e trapiantato a Imberido per amore, lavora invece a Ghedi, nel Bresciano, per l’Aeronautica Militare di cui ha difeso i colori anche in gara sino a fine 2020, prima di tesserarsi con i Caivano Runners di Napoli, e nel fine settimana torna a casa per dare una mano all’amata moglie.

«Siamo sposati dall’8 luglio 2013 - racconta Righetti -. Ci siamo conosciuti a un campionato italiano nel 2007, una cosa di due minuti, poi ci siamo rivisti a una festa in montagna e da lì abbiamo iniziato a sentirci con frequenza diventando una coppia vera e propria nel 2009».

Nella loro storia d’amore un ruolo importante lo ha avuto proprio l’atletica: «Ho sempre pensato che avere vicino qualcuno che capisse la mia passione fosse fondamentale, perché non è facile accettare il tanto tempo dedicato all’atletica, dagli allenamenti alle gare». Tesi pienamente confermata da Francesco: «È importante e bello condividere questa passione e ci si aiuta anche a vicenda quando magari non si ha tanta voglia di uscire a correre. Fino a poco tempo fa ero più io che spronavo lei a dire il vero, poi da quando ho smesso di correre per l’Aeronautica qualche volta i ruoli si ribaltano».

«Prima di diventare genitori - spiega lei - capitava spesso di uscire a correre insieme e per me era molto utile perché lui ha chiaramente un altro passo e quindi era molto allenante per me. Il suo passo lento era il mio allenamento intenso e mi aiutava tanto. Ora invece capita solo quando sono i nonni a tenerci i nostri due bambini, altrimenti dobbiamo alternarci». Difficile incastrare tutto? «Ogni anno riesco a ritagliarmi un momento in cui allenarmi in base agli orari di lavoro e dei bambini. Non è semplice, ma cerco sempre di riuscirci». Per Francesco è tutto un po’ più facile: «Devo ammettere che Maria è più sacrificata in questo senso, perché io, lavorando a Brescia, torno a casa solo nel fine settimana, quindi nelle giornate lavorative, appena ho finito, sono libero di andare a correre».

Figli che rispondono ai nomi di Martina e Riccardo, due bellissimi bimbi del 2015 e del 2018, e a cui trasmettere la passione per la corsa? «Quello che a me interessa è che facciano sport - prosegue Bona -, non per forza atletica, ma qualsiasi disciplina che piaccia loro». E nel dettaglio: «Martina fa ginnastica artistica - racconta Maria -, ma l’abbiamo fatta partecipare a una gara di corsa con bambini molto più grande di lei ed è andata benissimo. Riccardo invece è ancora piccolo, per cui ci vuole ancora un po’ per vedere cosa vorrà fare». Se buon sangue non mente…

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