
Mandello, il ritorno di Niang: il nuovo fenomeno del basket italiano si allena sul campo di casa
Reduce dall’esperienza in NBA Summer League con i Cleveland Cavaliers, Saliou Niang ha riabbracciato la sua Mandello. «E’ sempre bello tornare, per rivedere la mia famiglia e i miei amici, ma anche il luogo dove sono cresciuto, dove ho iniziato a giocare»
Mandello del Lario
E’ entrato in palestra in punta di piedi. Timido, quasi da non notarlo se solo non fosse alto più di due metri. E’ tornato a casa Saliou Niang. Il nuovo fenomeno del basket italiano, scelto dai Cleveland Cavaliers nel draft, poi protagonista in NBA Summer League, ha fatto tappa nella sua Mandello. Il 21enne si è allenato lunedì nella palestra Polisportiva, con il fratello Ibrahim. Il giorno dopo è tornato a firmare foto e magliette, e a raccontare, a chi se lo ricordava ancora bambino, l’emozione di entrare da protagonista nella pallacanestro delle stelle.
«E’ sempre bello tornare, per rivedere la mia famiglia e i miei amici, ma anche il luogo dove sono cresciuto, dove ho iniziato a giocare. E farlo dopo il draft, sì, è ancora meglio», racconta Niang, poco prima di mettere la sua firma su una foto della categoria aquilotti, campionato 2013-14, che il presidente della Polisportiva Ugo Dell’Era ha scovato in qualche cassetto dell’ASD.

Tra il palazzetto e il lago, un gruppo di giovanissimi si sfida sul campo da basket esterno. Tre contro tre, sotto il sole cocente. Ogni mezz’ora c’è chi entra a chiedere un cerotto, qualcuno si è sbucciato le ginocchia. Dell’Era li rimprovera, burbero e affettuoso, poi glielo consegna. Arriva Saliou, la palla si ferma. C’è un selfie da consegnare agli annali. «Spero di ispirare molti ragazzini a dare il massimo, a divertirsi e a provarci come ho fatto io», il pensiero che rivolge loro Niang, che infondo non ha nemmeno tanti anni in più, ma ha già la maturità del campione.
Del resto si cresce in fretta quando il proprio nome risuona al Barclays Center di Brooklin, New York, sede del draft 2025. «È stata un’emozione grande – ricorda il cestista mandellese – In realtà lo sapevo già, ma essere lì ed essere chiamati è una sensazione unica».

Ora l’avventura con la Nazionale. Diciotto i pre-convocati per il training camp a Folgaria. Il CT Pozzecco sceglierà coloro che prenderanno parte ad EuroBasket 2025. «Non so se sarò tra i 12 – spiega Niang –, vedremo come va».
Poi sarà la volta di vestire la maglia dei campioni d’Italia della Virtus Bologna, che hanno ufficializzato una settimana fa l’ingaggio del talento italiano. «Le sensazioni sono buone, è un grande club. Ho parlato anche con coach Ivanovic. Penso sia la piazza giusta per provare a far bene e per continuare il mio percorso di crescita». Riecco la sapienza di chi vuole arrivare lontano.Il sogno, e come dargli torto, è tornare sui parquet dell’NBA. «È stato bello partecipare alla Summer League, una grande esperienza. È incredibile come negli Stati Uniti vedano il basket e lo sport in generale, e il modo in cui sono organizzati. Davvero assurdo. Mi porterò per sempre con me questa esperienza». Poi un mezzo sorriso e con un filo di voce, che a quasi due metri d’altezza a malapena si sente: «Spero di tornarci». Facciamo il tifo per te Saliou.
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